BUSTO ARSIZIO – “La situazione dei casi di Legionella a Busto Arsizio è assolutamente sotto controllo, la maggior parte dei pazienti è già stata dimessa. L’analisi anamnestica ha accertato che i primi sintomi (fra cui la febbre) risalgono ad alcuni giorni fa. L’età media delle persone contagiate è di 75 anni, (età minima 58-età massima 92 anni). Per 8 pazienti sono presenti patologie concomitanti (3 Broncopneumopatie, 2 neoplasie, 3 malattie cardiovascolari)”. Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia. “Si tratta di 11 uomini e 5 donne – spiega l’assessore – e per 15 di loro si era reso necessario il ricovero in ospedale, mentre per una persona è stata sufficiente l’osservazione in Pronto Soccorso. Si registra purtroppo anche un decesso”.
Ats Insubria ha debitamente attivato le necessarie attività di sanità pubblica:
– prelievi di acqua nelle abitazioni dei casi;
– prelievi nella rete idrica;
– campionamenti nelle torri di raffreddamento
“Sono stati allertati i medici di base della zona – sottolinea l’assessore – affinché venga prestata una particolare attenzione ai sintomi tipici della legionella. Sono stati inoltre attivati i contatti tra il laboratorio microbiologico di Busto Arsizio, l’Ats e L’Istituto superiore di Sanità per facilitare l’invio di campioni umani ed ambientali”.
La legionella – La legionella è un batterio che vive negli ambienti acquatici quali, ad esempio, impianti idrici, serbatoi, tubature dove si moltiplica a temperature comprese tra 25-45 gradi e in presenza di stagnazione, incrostazioni e sedimenti. Pertanto, al di sotto dei 20 gradi (temperatura dell’acqua fredda dei rubinetti) la legionella non cresce e non è pericolosa.
Come si trasmette – Il contagio avviene attraverso l’inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata. È importante ricordare che la Legionella non si trasmette da persona a persona, attraverso gli alimenti o bevendo l’acqua.
Come si manifesta l’infezione – La sintomatologia può essere varia: si possono avere forme asintomatiche, quadri clinici simil-influenzali fino ad arrivare ad una grave forma di polmonite. La malattia ha un’incubazione che varia da 2 a 10 giorni, mediamente tra 5 e 6 giorni. È più frequente in soggetti anziani, con patologie croniche o che deprimono il sistema immunitario nonché nei fumatori. In caso di sintomi sospetti è opportuno rivolgersi quanto prima al proprio medico curante.
Come si cura – Nei casi gravi la terapia viene effettuata in ospedale con antibiotici specifici.
Come si previene – alcuni consigli:
– Mantenere sempre puliti e privi di incrostazioni i soffioni delle docce, i rompigetto dei rubinetti e i serbatoi di accumulo dell’acqua calda (boiler) o procedere alla loro sostituzione se usurati
– Fare scorrere l’acqua (sia calda che fredda) per almeno 5 minuti dai rubinetti e dalle docce quando non vengono utilizzati spesso e se il soggetto soffre di malattie che deprimono il sistema immunitario
– Mantenere l’acqua fredda a temperatura inferiore ai 20°C ed acqua calda a temperature superiori ai 50°C
– Lavare con acqua sterile (non usare acqua del rubinetto né acqua distillata o confezionata in bottiglie) e asciugare accuratamente gli apparecchi per aerosolterapia dopo ogni utilizzo
– Evitare di lasciare esposte al sole e piene di acqua le canne utilizzate per il giardinaggio, così come la raccolta di acqua piovana per il giardinaggio ? In caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni, evitare la realizzazione di reti idriche con tubature ove l’acqua possa ristagnare facilmente.
(foto: l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante la sua visita di ieri a Saronno)
05092020