ROMA – Actionaid, Cittadinanzattiva e Slow Food insieme per chiedere al Premier Renzi di rivedere le Linee di indirizzo per la Ristorazione scolastica entro la chiusura di Expo 2015
Nasce “Italia, Sveglia!”, un’alleanza per contribuire alla trasformazione del Paese attraverso il ruolo attivo dei cittadini e la tutela dei loro diritti. A partire dalla ristorazione scolastica, un comparto strategico per 10 milioni di italiani e dal fatturato di 1.3 miliardi di euro.
A Roma la conferenza stampa di presentazione di “Italia, Sveglia!”, una alleanza tra le organizzazioni civiche ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food, nata con l’ambizioso obiettivo di moltiplicare l’offerta di occasioni di impegno e attività per i cittadini attraverso una collaborazione sempre più stretta tra le organizzazioni e aperta a ulteriori adesioni, al fine di mettere in comune competenze e capacità operative. La comune convinzione, infatti, è quella che cittadini consapevoli e attivi rappresentino una risorsa fondamentale per “ridare fiato” al Paese, e che l’ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione, riconoscendo il diritto dei cittadini ad agire ed essere agevolati nella cura degli interessi generali da parte delle pubbliche amministrazioni, rappresenti il principio democratico dal quale ripartire.
Italia, Sveglia! ha deciso di dare il via al proprio impegno affrontando la ristorazione collettiva nelle scuole, un tema che interessa circa 10 milioni di italiani e in particolare le famiglie. La campagna, lanciata nell’anno in cui l’Italia ospita Expo 2015, richiede al Governo una rimodulazione delle Linee di Indirizzo per la Ristorazione Scolastica del 2010, con particolare attenzione all’uso di prodotti locali e sani, il rispetto dei lavoratori coinvolti in tutte le fasi della produzione, la partecipazione di genitori e alunni alle scelte relative alla loro alimentazione, una effettiva trasparenza e l’incentivazione di politiche di riduzione degli sprechi e dei rifiuti. La ristorazione scolastica costituisce un comparto dove si consumano 380 milioni di pasti all’anno nelle scuole elementari e medie inferiori, 2 milioni di pasti ogni giorno, per un fatturato di 1.3 miliardi di euro annui. Non esistono di fatto dati nazionali sugli sprechi alimentari prodotti nelle mense scolastiche ma, secondo alcune rilevazioni, circa il 10% dei pasti serviti (pari a 87mila tonnellate di cibo) sono eccedenze, delle quali l’85% è totalmente sprecato. In questo scenario, ActionAid, CittadinanzAttiva e Slow Food ritengono fondamentale coinvolgere cittadini e famiglie affinché siano consapevoli dei propri diritti, promotori e partecipi di consumi alimentari sostenibili, attraverso l’adozione di comportamenti individuali e collettivi virtuosi.
“Svegliare l’Italia. E’ questo l’obiettivo che ha dato vita alla nostra alleanza”, ha dichiarato Marco De Ponte, segretario generale di Actionaid. “Contribuire, anche se con le nostre specificità e con le nostre competenze a fare del nostro un paese migliore, con cittadini più attivi che vogliono partecipare per decidere. Ognuna delle tre organizzazioni ha soci, attivisti, sostenitori che da anni dimostrano come questo Paese non sia del tutto addormentato: l’idea è quindi di partire dalle comunità, dai territori, dalle battaglie e dalle attività che ci accomunano, per trasformare, tutti insieme, la società in cui viviamo.”
“Questa alleanza è frutto di un percorso avviato da tempo tra le organizzazioni per mettere insieme energie e competenze di tre soggetti civici rilevanti”, ha aggiunto Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, “con la consapevolezza che chiunque voglia cambiare il nostro Paese non possa farlo da solo. Il nostro obiettivo è di avviare una iniziativa aperta che metta insieme energie civiche ovunque esse si trovino, ma con un comune intento: cambiare l’Italia partendo dalla cittadinanza attiva”.
“La giornata di oggi mette in chiaro risalto le buone energie di cui l’Italia conta nel mondo dell’associazionismo e nell’impegno civile e ribadisce con vigore il ruolo che il cittadino deve avere nelle scelte politiche”, ha concluso Francesca Rocchi, Vice Presidente di Slow Food Italia. “Cominciamo questo cammino insieme con un tema ed un diritto: la centralità del cibo giusto per tutti e lo facciamo chiamando ognuno di noi ad agire e chiedere alle istituzioni di ripensare alle linee di indirizzo per la mensa scolastica, indicando cinque punti fondamentali da rispettare: utilizzo di prodotti locali e sani per i cittadini e l’ambiente, rispetto di lavoratori, ambiente e consumatori, partecipazione di genitori e alunni alla definizione del servizio, trasparenza delle gare di appalto, riduzione degli sprechi e dei rifiuti. Con una firma di adesione, in tanti possiamo moltissimo.”
(foto archivio: un precedente evento dell’associazione)
31052015