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Jurassic World – la recensione

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L’isola Nublar riapre i battenti, nonostante gli esiti infelici dei primi tentativi: quello dei dinosauri è un business troppo ghiotto perché qualcuno non ci riprovi, magari sotto la scrupolosa gestione della manager Claire (Bryce Dallas Howard), i cui due nipotini arrivano per una vacanza quando l’esperimento più costoso e pericoloso della storia del parco, l’ibrido genetico Indomitus Rex, rischia di mettere di nuovo in pericolo il fragile equilibrio del parco di dinosauri più famoso al mondo. Meno male che c’è Owen (Chris Pratt), un addestratore di velocirapor sui generis, a tentare di arginare i danni dell’avidità imprenditoriale statunitense. 

Peccato che il film non abbia un altrettanto valido protettore: più grosso e con più denti, lo slogan ricorrente dentro e fuori il film, ma con una sceneggiatura esilissima e niente da offrire oltre a un classicissimo pop corn movie. Per l’estate però potrebbe anche bastare.

Nei cinema italiani dal 11 giugno 2015.

 

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