SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno sulla decisione di non convocare la commissione sport e lavori pubblici.
“Abbiamo appreso nelle scorse ore dal Presidente della Commissione Opere Pubbliche, il rifiuto a convocare una seduta congiunta con la Commissione Sport, un incontro durante il quale ascoltare le proposte dei Commissari, di maggioranza e di minoranza, sull’utilizzo dei 2,8 milioni di euro in arrivo dallo Stato per la riqualificazione degli impianti sportivi saronnesi.
Rimaniamo stupiti che l’Amministrazione, che si è definita trasparente fin dai primi giorni del suo mandato, oltre a non proporre ad hoc una Commissione congiunta come strumento di partecipazione attiva, rifiuti la richiesta avanzata da alcuni commissari di una seduta condivisa tra i due ambiti – Opere pubbliche e Sport – che avrebbe avuto lo scopo di permettere e agevolare il confronto e la condivisione di idee e proposte tra i commissari dei due gruppi.
Ci chiediamo perciò a quale scopo siano state istituite le Commissioni, dato che la risposta ricevuta alla nostra richiesta, ci ricorda che “una commissione non può invadere preventivamente la sfera di competenza della Giunta perché non ha alcuna competenza istruttoria e propositiva”.
Tralasciando il buon senso, che dovrebbe indurre a promuovere la partecipazione della città in particolare per un finanziamento così importante, sentito dai cittadini e dalle nostre 43 associazioni sportive, ricordiamo che la Deliberazione di Consiglio Comunale di istituzione delle Commissioni n. 63 del 21/12/2020, approvata all’unanimità, considera “utile, per fomentare la partecipazione e per favorire la collaborazione diretta tra i Consiglieri Comunali ed i Cittadini, ricorrere allo strumento delle Commissioni Miste, anche per consentire all’Amministrazione di dare attuazione alle sue linee programmatiche nel confronto di opinioni e di soluzioni che possono sorgere nel dibattito all’interno delle Commissioni stesse”.
Obiettivo Saronno prende atto, ancora una volta, che la partecipazione – tanto sbandierata anche durante la campagna elettorale – rimane uno slogan per questa Amministrazione capeggiata dal Sindaco Airoldi: la realtà è che una cerchia di pochi decide, con la consapevolezza che i consiglieri comunali di maggioranza li seguiranno.
Visto che la nostra proposta è stata negata dal Presidente della Commissione Opere pubbliche, attendiamo ora una risposta dall’Assessore con delega allo Sport Musarò e dal Sindaco Airoldi che, ad oggi, è responsabile in prima persona dei Lavori Pubblici: come il Sindaco e la Giunta – che ci aspettiamo siano consapevoli dello stato in cui versano gli impianti sportivi saronnesi – decideranno di utilizzare i 700.000 euro stanziati nel 2021, i 700.000 euro per il 2022 e i successivi finanziamenti previsti fino al 2026?
Speriamo vivamente in risposte tempestive perché i cittadini e le associazioni sportive meritano di sapere quali sono i progetti previsti – sia per gli impianti sportivi che per gli spazi e i luoghi culturali e sociali – considerando inoltre che a breve l’Amministrazione dovrà inviare un riscontro al Ministero sulla destinazione d’uso del finanziamento e sulla pianificazione delle attività da qui al 2026. L’Amministrazione, il Sindaco e la Giunta sono pronti a fornire queste risposte? Sarebbe grave se, ad oggi, gli organi amministrativi preposti, che hanno rifiutato la collaborazione fattiva dei Commissari, non avessero dedicato tempo e risorse per delineare le basi necessarie per assicurarsi, nelle casse comunali, questo finanziamento. Nella sua risposta il Presidente della Commissione Opere Pubbliche in effetti dichiara che “al momento non esiste alcun progetto…, di non aver ricevuto richieste da parte dell’Assessore di riferimento (Sport) o dal Sindaco”. Queste dichiarazioni ci preoccupano alquanto.
Sono anni che lo sport saronnese attende un tesoro: ora c’è grazie a questo finanziamento ministeriale di 2,8 milioni di euro. Sarebbe veramente spiacevole che questi fondi vengano utilizzati in modo affrettato, senza un confronto fattivo con le persone e le associazioni sportive che conoscono le realtà in cui operano tutti i giorni e ciò che serve per garantire lo svolgimento delle attività sportive proposte, in luoghi sicuri e decorosi.