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Mostra micologia a Saronno, dalla provenienza agli esemplari più rari: tutto quello che c’è da sapere

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SARONNO – Sono circa 120 le diverse tipologie di funghi presenti alla 45° edizione della mostra micologica allestita fino a stasera all’Unitre di via San Giuseppe. Il presidente dell’associazione micologica saronnese, Marco Misani, fa il punto di cosa si può trovare nell’esposizione in un anno caratterizzato dalla siccità e in una fase storica in cui il cambiamento climatico inizia a far sentire le proprie conseguenze anche in questo settore

Quante sono le specie esposte e da dove vengono?

“Quest’anno ci sono circa 120 specie esposte di funghi, la siccità con cui facciamo i conti soprattutto in città fortunatamente non ha penalizzato l’esposizione. Grazie alle ultime piogge e gli ultimi temporali abbiamo una buona varietà anche se ovviamente sono meno esemplari del passato. I funghi sono stati raccolti un po’ dappertutto: al Parco Pineta di Appiano Gentile, in Valsesia, Val Formazza, Val Brembana e Borgotaro, qualche fungo arriva direttamente da Saronno, sul nostro sito c’è infatti una sezione in cui sono presenti circa 150 tipologie di funghi reperibili nella nostra città”

Quali sono le cose più particolari da venire a vedere?

“Quest’anno si è deciso di legare la micologia a una frase riguardo l’immaginario micologico del periodo giurassico, i funghi sono infatti le entità più antiche al mondo, fu infatti ritrovato un fossile di fungo alto più di 6 metri; l’obiettivo di questa iniziative è quello di fare presa sui più piccoli in modo da educarli anche al rispetto dell’ambiente, volevamo invitare le scuole, ma siamo vincolati a lasciare questo spazio entro domani”

Quante persone hanno allestito la mostra?

“All’allestimento hanno partecipato circa una ventina, i soci dell’associazione sono circa 50”

Quali sono i funghi più particolari e rari presenti?

“Non ci sono grandi specificità, abbiamo come specie piuttosto rare la Tricholoma Colossus, tipica della Val Brembana e la Tricholoma Equestre, la quale fu messa al bando dai Ministeri della sanità di molte nazioni per una grande intossicazione di massa in Francia, essa ha causato molti casi di Rabdomiolisi, bisogna fare attenzione al grado di tossicità dei funghi e dei casi di funghi sosia, del resto l’unico modo per conoscere i funghi è studiarli”


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