SARONNO – Si è chiusa con una certa circolarità l’iniziativa “Chiese aperte 360°”, essa si è aperta infatti lo scorso anno con un’installazione dell’artista saronnese Franco Marrocco all’interno della Chiesa di San Francesco nella cappella dei santi Cosma e Damiano e si è conclusa lo scorso venerdì con una seconda installazione dal titolo “Rosso H2O verticale”, nella cappella di San Giovanni Battista.
La serata, intitolata “Saronno tra passato e futuro”, ha visto, a cura del presidente dell’associazione culturale Cantastorie Andrea Germi, l’esposizione del bilancio dell’iniziativa e delle varie attività proposte, culminato con i totem per i tour virtuali delle chiese cittadine, e la creazione di un sito dedicato: www.chieseapertesaronno.it.
L’opera di Marrocco, è stata illustrata da Giuseppe Bonini, docente di Estetica all’Accademia di Brera. Il dipinto, dedicato a San Giovanni Battista, è un’opera astratta che cerca di creare un legame con la tradizionale arte religiosa e celebrativa 700-800esca, l’opera contemporanea del saronnese, è infatti posta accanto agli affreschi dei grandi maestri neoclassici che narrano le vicende della vita del Santo.
L’artista è intervenuto ringraziando l’associazione Cantastorie e monsignor Claudio Galimberti, che ha sottolineato la fortuna che ha Saronno nell’avere un artista di tale portata, che ha arricchito con la sua opera la parete della chiesa.
(Foto di Franco Speroni)
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