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Saronno, un viaggio toccante attraverso i 140 anni della Croce Rossa

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SARONNO – Nella splendida cornice di Villa Gianetti la cittadinanza saronnese ha avuto l’opportunità di “viaggiare” lungo tutta la storia della Croce Rossa, attraverso documenti, racconti e testimonianze nel corso della mattinata di domenica 7 maggio.

L’evento, organizzato in occasione dei 140 anni della Croce Rossa Italiana e dei 115 del Corpo delle Infermiere Volontarie, è stato aperto alle 9 dal discorso del Presidente Cri Saronno Orlando Chiarello che ha raccontato ai presenti di come sia iniziata, da quest’anno, un’opera di riorganizzazione dell’archivio, sia per conservare, che per divulgare i ricordi dell’organizzazione. Presente in rappresentanza dell’amministrazione comunale e dello stesso Sindaco anche l’Assessore Ilaria Pagani. “Un ringraziamento a voi che lavorate sul nostro territorio e siete un presidio attivo per tutta la cittadinanza – così parla l’assessore con la voce rotta dall’emozione – noi non dimenticheremo mai quello che è stato fatto dai volontari che, durante i mesi della pandemia, hanno messo a rischio la propria vita senza tirarsi mai indietro”.

A dare inizio a questo viaggio nei ricordi è stata Claudia Zilioli, Ispettrice del Corpo Infermiere Volontarie, che ha commemorato la ricorrenza dei trent’anni dalla morte di Maria Cristina Luinetti, prima crocerossina a cadere in servizio dopo la Seconda Guerra Mondiale alla prematura età di 24 anni. In onore della volontaria è stato chiesto ai presenti l’osservanza di un minuto di silenzio.

Molto toccante è stato poi l’intervento del Dottor Giuseppe Monti, direttore sanitario, presente per ricordare la memoria dell’Ispettrice Pinuccia, detta “Pinu”, Sala, venuta a mancare ormai 5 anni fa: “Pinuccia aveva avuto un’intuizione che non siamo ancora riusciti a poter fare, ovvero mettere un’attività di tipo ambulatoriale medico-infermieristica presso la sede Cri. La Pinuccia aveva tante doti, io me la ricordo come una delle più grandi portatrici di bontà, entusiasmo, serenità e forza; a questo si aggiungeva una capacità notevole che la portava a parlare di tutto con tutti e ad affrontare i problemi di chiunque”.

La mattinata è continuata con la ricostruzione delle tappe che hanno portato alla nascita della Croce Rossa, avvenuta il 24 giugno del 1864. Interessante l’intervento del Sottotenente Gianmarco Palladino che ha illustrato al pubblico il Diritto Internazionale Umanitario, “quell’insieme di regole al di sotto delle quali, durante un conflitto armato, non si dovrebbe mai andare”. Durante il suo discorso il Sottotenente ha anche spiegato come il detto “non si spara sulla Croce Rossa” sia stato effettivamente presente nella prima Convenzione all’articolo 7, che sanciva l’importanza della bandiera Cri, simbolo di protezione.

L’intero evento è proseguito fino alle 12.40 circa, articolandosi attraverso molte altre testimonianze e documenti che hanno permesso alla comunità di entrare in contatto con il lavoro e i racconti che si celano dietro una delle organizzazioni più importanti di Saronno e d’Italia.

(foto dell’evento)


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