VEDANO OLONA – Grande festa alla Rsa “San Giacomo” di Vedano Olona, dove Luigi Vigani ha compiuto 101 anni, circondato dall’affetto del figlio Maurizio, della nuora Giovanna, della nipote Valentina, della moglie Bruna che vive insieme a lui nella residenza per anziani, oltre alla partecipazione degli operatori e degli altri residenti.
Luigi, ricordano dal Comune, “ha mantenuto la bontà d’animo che lo ha caratterizzato tutta la vita, come donatore di sangue, volontario attivo nel sociale e direttore del coro parrocchiale. Grande lavoratore, già a 12 anni era operaio in una fabbrica metalmeccanica, dove ha lavorato fino alla Seconda guerra mondiale, conclusa con una prigionia di tre anni in Germania. Rientrato in Italia, oltre al lavoro da metalmeccanico, si è dedicato al calcio, come portiere della squadra del Carnago”. Gradito ospite di questo compleanno centenario il sindaco di Vedano, Cristiano Citterio: “Sono felice – ha sottolineato – di essere qui a festeggiare una persona che alla vita ha dato tanto, per questo straordinario traguardo. Gli anziani sono la nostra memoria, la nostra storia e l’amministrazione comunale è sempre al loro fianco”. Insieme al primo cittadino, era presente anche il parroco di San Maurizio, don Gianluca Tognon.
Dal dicembre scorso, la residenza per anziani “San Giacomo” ha cambiato gestione, affidata alla cooperativa sociale “Società dolce”, mentre la proprietà rimane della fondazione “Pio Istituto dei Sordi” di Milano: “Siamo presenti da tempo sul territorio lombardo – spiega Pietro Segata, presidente di Società Dolce – e in quasi tutte le province, nella gestione di residenze e centri diurni per anziani, per persone disabili, nidi e nell’assistenza domiciliare integrata. A Vedano Olona abbiamo acquisito anche il personale, garantendo continuità lavorativa a tutti i 40 dipendenti e mantenuto la disponibilità di due posti in Rsa e due negli alloggi per anziani sordi, target che da sempre caratterizza la struttura”.
A Vedano Olona, la cooperativa intende investire nella qualità, attraverso diverse attività. Una particolare attenzione, nata dalla partnership tra la fondazione e la cooperativa, è rivolta a formare gli operatori sulle audiolesioni, perché sordi non sempre si nasce, ma purtroppo si può diventare: secondo il Censis, il 25% di chi ha dai 61 agli 80 anni presenta ipoacusia, fino al 50% tra gli over 80. Una realtà che non può lasciare indifferenti e che nelle Rsa riguarda un anziano su due, a rischio di esclusione, isolamento, depressione, demenza, per il comprovato legame tra problemi di udito e deficit cognitivi.
29022024