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Amici, felicità e scienza: al Festival Epicureo di Senigallia ci si scopre epicurei

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SENIGALLIA – Medicina, amicizia, felicità, film e cartoni animati, arte, poesia e grande ironia pugliese. Si è conclusa la prima giornata del Festival Epicureo “Vedere l’invisibile”.

Il numeroso pubblico presente ha gustato, a partire dalle 17.30, sul palco di Rotonda a Mare, dieci personalità molto diverse tra loro, ma legate tutte dalla passione per la filosofia epicurea e per lo stile di vita che essa insegna. Una giornata dedicata ad un Epicuro “Pop”, quotidiano, divertente e amico.

Ad aprire le danze è stato Jürgen Hammerstaedt, dell’università di Colonia con un toccante ricordo di David Konstan, professore di lettere classiche e noto ricercatore americano venuto recentemente a mancare. Ha sottolineato come l’unico rammarico sia stato non aver potuto portare il suo genio a Senigallia, occasione che avrebbe amato. “Sono due le ragioni per ricordare David. La prima è generale: la comunità filosofica che Epicuro aveva fondato nel 300 a.C. aveva istituito l’usanza di ricordare i compagni defunti. La seconda motivazione riguarda il suo coinvolgimento nel premio NetoIp, per cui si era reso disponibile per far parte della giuria, nonostante la sua malattia.

A seguire, Federica Dolcemascolo, menzione speciale del Premio Netoip, ha dato valore al senso epicureo dell’amicizia, analizzando come il concetto sia cambiato dal IV secolo a.C., noto per essere padre della filosofia greca classica, al I secolo a.C., in cui Epicuro ha vissuto. Quanto Dolcemascolo ha fatto emergere è proprio come, al Festival Epicureo, tutti i presenti siano “philoi”, legati dal sentimento della “Philìa”, il sentimento – molto più ampio dell’amicizia – che lega gli amici, i genitori e i figli, ma anche un uomo e il suo cane.

Christos Yapijakis, del Giardino Epicureo di Atene, e Gianluca Esposito, appassionato epicureo, hanno ricordato come l’amicizia sia proprio una dei bisogni necessari dell’uomo affinché si possa raggiungere la felicità. Entrambe le analisi hanno sottolineato come Epicuro sia un rimedio contro lo stress, contro i dolori della vita, l’una da un punto di vista più medico-scientifico, l’altro soffermandosi maggiormente sulla cultura popolare – da Donnie Darko, a De Andre’, passando per lo scooter sostenibile della Suzuki.

Massimiliano Capalbo, fondatore del Giardino Epicureo di Montauro, ha sottolineato la necessità di riportare la filosofia epicurea nei tempi odierni, per “essere la oasi all’interno della desertificazione ambientale, sociale e culturale“. “Epicuro – conclude – era un pensiero pericoloso: è semplice, parla a tutti. La felicità si raggiunge attraverso le cose semplici, eppure noi cerchiamo la felicità e passiamo il nostro tempo a comprare cose inutili. Non si diventa epicurei, ci si riconosce. Ci sono persone che sono già epicurei ma non lo sanno, altri non lo saranno mai.

Non è mancato un momento dedicato all’arte: sul palco è salito il pittore Massimo Nesti per presentare la sua opera. Il poeta Milo De Angelis ha portato Lucrezio sul palco, emozionando i presenti con la lettura del De Rerum Natura, grazie alla voce ispirata di Viviana Nicodemo.

La serata si è conclusa con un repentino cambio di registro e lo spettacolo comico di Pippo Ricciardi, stand-up comedian, che ha regalato tante risate epicure al pubblico.

Il Festival Epicureo continua mercoledì sera, 17 luglio, per la seconda serata, che prevede un programma più “accademico”: i papiri di Ercolano e i loro saranno trattati dai ricercatori impegnati direttamente a “vedere l’invisibile”, studiando modi tecnologici e innovativi per leggere i contenuti dei papiri carbonizzati, senza la possibilità di aprirli.

L’appuntamento, sempre a Rotonda a Mare, inizierà sempre alle 17.30, finendo alle 20 la prima parte. La seconda parte della serata avrà inizio alle 21, per poi concludersi alle 23.

 

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