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Bruno Billone si racconta, tra musica e scuola

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CERIANO LAGHETTO – La vita di uno studente è piena di impegni, tra verifiche, passioni e amicizie. Ma come vivono coloro che, oltre a tutto questo, hanno impegnative attività extrascolastiche, dallo sport alla musica?

Lo racconta in un’intervista Bruno Billone, studente di quarta del liceo Grassi che frequenta in contemporanea il conservatorio di musica G. Verdi di Como:

Partiamo dagli inizi: com’è iniziata la tua esperienza musicale, cosa ti ha spinto allo studio della musica e come procede?

“Ho da sempre voluto imparare a suonare uno strumento, ma ho effettivamente iniziato verso l’età di 6 anni. All’inizio ho avuto un percorso molto frammentato, che mi ha portato a cambiare strumento anche più volte, ma a 10 anni ho capito che il pianoforte era quello giusto per me. Sinceramente, non so cosa mi abbia spinto ad intraprendere questo percorso, ma credo sia stato soprattutto merito della curiosità e della necessità della musica nella mia vita. Ora frequento da quasi 5 anni il conservatorio e mi esibisco in vari luoghi, in particolare per le città di Como e Milano.”

– Come si svolge una tua tipica giornata, ovvero come organizzi le ore di studio per il Conservatorio e per la scuola?
“Di norma, dopo la scuola, arrivo a casa tra le 14 e le 15, alle 16 inizio a studiare i brani per le lezioni e, in base alla mole di studio per la scuola, decido quando finire tra le 18 e le 20 e mi dedico allo studio per la scuola fino a cena. Devo ammettere che dedico poco tempo allo studio scolastico, rispetto a quello musicale, perché per raggiungere i miei obbiettivi serve molto tempo per comprendere e interpretare i brani e nel farlo mi diverto molto, ma riesco sempre a trovare almeno qualche oretta per prepararmi a verifiche e interrogazioni”

– Il tempo che dedichi alla musica influisce sul tuo rendimento scolastico?

“Diciamo che riesco a tenere in quasi tutte le materie una media più che sufficiente, con vari alti e bassi, ma questo soprattutto grazie allo studio del pianoforte che mi ha aiutato a sviluppare la memoria e la velocità con cui riesco a memorizzare concetti.”

– Che piani hai per il futuro? Pensi di continuare con gli studi universitari o dedicherai interamente il tu tempo e le tue energie al mondo della musica?

“In realtà le due cose vanno a braccetto, perché negli ultimi anni il diploma di strumento ha assunto una valenza pari a quella di una laurea, tanto che ora si parla di “laurea musicale di strumento”. Nel futuro ho intenzione di continuare con la musica, indirizzando i miei studi oltre che alla classica anche a jazz e contemporanea e ampliando le mie conoscenze anche per quanto riguarda la composizione e l’improvvisazione pianistica. Il mio sogno è quello di diventare un affermato concertista e potermi così esibire in prestigiosi teatri, sempre avendo come obbiettivo la felicità e il piacere di chi mi ascolta.”

Bruno Billone

Federico Castelli

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