PARABIAGO – Da non mancare l’appuntamento con l’Old Subbuteo di domenica 16 novembre a Villa Corvini di Parabiago, in via Santa Maria 27 quando, a partire dalle 9, scenderanno in campo 48 appassionati provenienti da tutta Italia.
Gli anni ’70 dello scorso secolo erano i tempi di Sandro Mazzola, Gianni Rivera e Gigi Riva, ma anche i tempi in cui tanti bambini e ragazzi (ma spesso anche i loro genitori) distendevano sul tappeto di casa il campo verde del Subbuteo su cui far correre, assieme agli omini, i loro sogni calcistici.
Il torneo del 16 novembre, organizzato dall’Old Subbuteo Club Longobardo “Roberto Garagnani” che ha sede a Gorla Maggiore (Varese), è alla sua ottava edizione e non si limiterà solo a riunire i giocatori in occasione del torneo, ma permetterà di rivivere il Campionato ialiano di calcio della stagione 1973/74, il primo dei due vinti dalla Lazio, che ebbe come protagonisti, tra gli altri, campioni come Giorgio Chinaglia, Roberto Boninsegna e Pietro Anastasi.
I 48 giocatori verranno suddivisi a tre per squadra e, alternandosi nelle varie giornate del girone di andata, guideranno una delle 16 compagini che presero parte alla Serie A di quella stagione. Bologna, Cagliari, Cesena, Fiorentina, Foggia, Genoa, Inter, Juventus, L.R. Vicenza, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Torino e Verona calcheranno di nuovo i campi grazie alle riproduzioni in scala prodotte dalla ditta Top Spin, che sono state dipinte a mano e fornite dall’organizzazione. Anche i campi saranno personalizzati, perché saranno ricreati gli stadi che ospitarono le partite di allora in modo da dare a tutti sia l’atmosfera della partita “casalinga” che di quella “in trasferta”. E tutti con i nomi di quell’epoca ormai mitica del calcio.
A metà giornata ci sarà la consueta sospensione per la pausa pranzo conviviale, prima di affrontare le ultime partite (sempre composte da due tempi di dieci minuti ciascuno), che decreteranno sia la nuova squadra campione d’Italia, ma anche le tre retrocesse.
Il Subbuteo, ideato dall’inglese Peter Adolph nel 1947, è un gioco che è riuscito a ricreare gran parte delle meccaniche del calcio grazie a delle regole specifiche che permettono di simulare in miniatura una partita. Sono necessarie sia delle abilità nel colpire “a punta di dito” gli omini della propria squadra, sia di doti tattiche per la visione generale del gioco. Quelli che non mancano, e non sono mai mancati, sono però il divertimento e l’emozione.
Il Subbuteo ha avuto grande diffusione in Italia tra gli anni ’70 e gli anni ’90 del secolo scorso, quando era uno dei regali di Natale più richiesti. Il suo successo è dovuto anche al gran numero di squadre riprodotte (con il passare degli anni si è sfiorato il migliaio di “referenze”) con le divise di gioco reali indossate dagli omini. Da non dimenticare anche la grande quantità di accessori tra cui citiamo porte, arbitri, tribune televisive e spalti completi di spettatori festanti. Dopo un periodo di letargo la passione del gioco è però tornata ad accendersi all’incirca otto anni fa quando si è formato il movimento dell’Old Subbuteo, che si è proposto di recuperare proprio le sensazioni dei pomeriggi trascorsi al tempo in compagnia degli amici. Qualche rapida incursione nelle soffitte, qualche invito via telefono o sms ed ecco rispolverato il gioco di allora, perché non si è mai troppo vecchi per divertirsi.
Oggi non si utilizza solo il materiale originale degli scorsi decenni, ma anche le repliche prodotte di recente, che hanno permesso di aumentare le squadre a disposizione e di dare a chi si sente in vena artistica la possibilità di dipingere le proprie squadre preferite.
Ancora più importante del gioco stesso è però la filosofia che accumuna i giocatori dell’Old Subbuteo. Certo è importante segnare e cercare di non subire reti, dato che questo rimane lo scopo del gioco, ma ancora più importante è condividere dei momenti con gli altri, quasi fosse una scusa (ma una scusa divertente), per tornare a trovarsi assieme, per tornare un po’ più giovani pur consapevoli del tempo trascorso. Non interessano discorsi di sport o di federazioni, ma di passatempo comune e di rispetto dell’avversario che si ha davanti. Qualcuno vincerà, qualcuno perderà, ma tutti si divertiranno assieme.
Appuntamento quindi il 16 novembre a Parabiago. E per chi fosse interessato a scoprire, o a riscoprire, il gioco sarà sufficiente una ricerca internet del forum dell’Old Subbuteo per tornare a sognare.
12112014