MILANO – Novità per gli utenti di telefonia, sia fissa che mobile, e di pay tv. Lo comunica il Corecom Lombardia (Comitato regionale per le Comunicazioni), in una nota della Presidente Marianna Sala. I costi per i casi di recesso dal contratto o di passaggio da un gestore all’altro, che finora si sono rivelati particolarmente onerosi, saranno d’ora in poi sensibilmente ridotti, mentre alcune formalità che rappresentavano fastidiose penalizzazioni saranno eliminate.
Le nuove regole sono contenute nelle ultime “linee guida” varate dall’Agcom, l’Autorità nazionale per le Garanzie nelle Comunicazioni, e sono state illustrate dal presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni, che è l’organo decentrato dell’Agcom competente a decidere le controversie e i contenziosi tra gli utenti e gli operatori.
“Per il cittadino, cambiare operatore sarà più semplice, con meno spese e maggiori tutele – spiega la presidente Sala – Dando attuazione alla ‘legge concorrenza’, l’Agcom ha chiarito una serie di tutele in grado di rafforzare la posizione degli utenti di fronte ai colossi delle comunicazioni elettroniche, anche in fase di trattative stragiudiziali volte alla composizione delle controversie gestite a livello regionale dai Corecom”. A segnare la svolta – sottolinea ancora la presidente del Comitato regionale – è la delibera 487/2018 dell’Agcom che introduce numerose innovazioni, come i limiti massimi ai costi che gli operatori normalmente addebitano agli utenti in caso di recesso (che non potrà comunque eccedere l’importo di un canone mensile); l’eliminazione di balzelli extra per chi lascia prima della scadenza del contratto (di solito 24 mesi); la rateizzazione dei servizi (come quelli di attivazione e altri accessori) non superiore ai 24 mesi; il rafforzamento degli obblighi informativi e di comunicazione e, in particolare, l’obbligo per gli operatori di rendere note tutte le spese che l’utente dovrà sostenere in corrispondenza di ogni mese in cui il recesso potrebbe essere esercitato.