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The Dressmaker – la recensione

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Dungatar è un manipolo di casette e negozi che formano un paesino perso nelle grandi pianure australiane. Sull’unica collina disponibile vive rintanata l’anziana Molly la pazza (Judy Davis).
Qui torna dopo tanti anni di lontananza la bella e dannata Myrtle Dunnage
(Kate Winslet), allontanata dalla madre anni prima per un tragico incidente ora decisa a prendersene cura, anche a costo di affrontare le maldicenze e la cattiveria dei suoi concittadini.

Non si tratta di un modo di dire, anzi. Dungatar è un vero covo di vipere, una piccola comunità divisa dagli strati sociali e dalla consapevolezza che tutti sanno davvero tutto dei vicini, anche perché le pettegole del paese si spingono fin sotto le finestre delle case altrui per carpirne tresche e segreti. L’arrivo di Myrtle “Tilly” in questa realtà regala un’insperata valvola di sfogo: ostracizzata dal suo passato, dalla nascita e dalla madre pazza, è l’unico bersaglio che si possa colpire senza temere ritorsioni. Anche la sartina però ha un piano ed è la vendetta verso chi le ha rovinato l’infanzia e il rapporto con la madre.

Finalmente sbarca anche in Italia The Dressmaker, il film australiano dell’anno, trionfatore agli AACTA Award. Una commedia nera avvolta in abiti e atmosfere dagli eleganti anni ’50, ma non fatevi ingannare: tutta la cattiveria e la natura senza compromessi del popolo australiano sapranno come sempre divertirvi e stupirvi. Kate Winslet è portentosa, ma occhio alla giovane Sarah Snook, l’astro nascente del cinema australiano.

The Dressmaker sarà nei cinema italiani a partire dal 28 aprile 2016.

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