CANADA – Un gran premio davvero entusiasmante quello domenica 9 giugno, che ha visto una Ferrari dominare su tutti i punti di vista. Un piccolo errore di Sebastian Vettel però gli costa la vittoria andata a Lewis Hamilton.
La scuderia di Maranello dimostra un’eccellente prestazione, dopo la catastrofe a Montecarlo, a partire dalle prove libere. La FP1, quella utilizzata per definire il passo gara, vede prevalere la Mercedes con Lewis Hamilton che segna 1.12.767, seguito da Valtteri Bottas a soli 147 millesimi. A seguire Charles Leclerc in 1.13.720 con gomme medie, a differenza delle due frecce d’argento che hanno girato tutta la sessione con mescole soft, più prestazionali. Nella FP2 il pilota monegasco chiude in testa in 1.12.177. Secondo l’alfiere Ferrari che registra 1.12.251, seguito dal finlandese della Mercedes che termina in 1.12.311. Hamilton conclude in sesta posizione in 1.12.938 dopo aver forato la posteriore destra. Nell’ultima sessione di prove libere, la FP3, il miglior tempo è del tedesco del cavallino rampante che segna 1.10.843, precedendo il compagno di 139 millesimi. Terzo Hamilton che chiude in 1.11.236, che riesce a stare davanti al compagno di squadra per due decimi.
Qualifiche da urlo quelle della Ferrari che riesce a posizionarsi in cima alla classifica nella Q1 con Vettel in 1.11.200, seguito da Leclerc a soli 14 millesimi. Le frecce d’argento concludono in terza e quarta posizione, davanti all’olandese della Red Bull. La Mercedes si rifà in Q2 garantendosi le prime due posizioni. Alle loro spalle c’è l’alfiere della rossa seguito da Verstappen, che precede Leclerc per 9 millesimi. In Q3 si assiste ad una pole combattuta tra l’inglese della Mercedes, che si conferma il più veloce nei settori aerodinamici, e Vettel, che può contare su una velocità di punta straordinaria. La lotta per la pole position rimane aperta fino alla bandiera a scacchi quando Hamilton conclude il giro con un ottimo 1:10:446, ma dietro di lui arriva Sebastian Vettel che, con un giro a dir poco perfetto, riesce a rifilare due decimi al britannico.
Il tedesco passerà al traguardo in 1:10:240 garantendosi così il nuovo record della pista e la prima casella in griglia.
Una gara impressionante quella disputata da Sebastian Vettel, ma solo un piccolo errore è costato la vittoria al pilota tedesco. Con un perfetto rilascio della frizione, il poleman riesce a mantenere prima posizione alla prima curva. Negli iniziali 40 giri di gara non succede nulla di esaltante: i piloti rientrano per cambiare le gomme, ma le prime dieci posizioni rimangono invariate. Al giro 48, però, succede l’inimmaginabile: Vettel, spinto all’errore dall’arrivo di Hamilton sotto il secondo, finisce largo sull’erba fra le curve 3 e 4, e nel rientrare in pista ostacola leggermente il pilota britannico. Per i commissari non c’è alcun dubbio: 5 secondi di penalità e 2 punti sulla licenza di guida per “rientro in pista non sicuro e per aver ostacolato il sopraggiungente Hamilton, costretto ad allargare la traiettoria e finire fuori pista”. Questa decisione arriva a 12 giri al termine della gara, così da spegnere ogni speranza di vittoria al pilota Ferrari che non era mai riuscito, per tutta la prima parte di gara, ad aumentare il distacco dal suo rivale di più di 2 secondi. La gara finirà con il tedesco primo sotto la bandiera a scacchi, ma virtualmente secondo a causa della penalità, Hamilton secondo e terzo l’altro pilota Ferrari Charles Leclerc, autore di un’ottima gara, ma mai all’altezza dei primi due classificati. All’arrivo, per la premiazione sul podio, Vettel lascia la macchina ad inizio Pit Lane andando a rifugiarsi nel Paddock Ferrari.
Un bicchiere mezzo pieno per Mattia Binotto, team principal Ferrari: “Oggi il vincitore morale è Vettel, ha tagliato il traguardo stando davanti a tutti: quello è importante, basta ascoltare la folla. Non siamo noi a prendere le decisioni, c’è chi lo deve fare: non si discute la decisione ma credo che si può avere un parere diverso. Abbiamo fatto un buon weekend, la pole position ieri e una buona gara oggi: era importante trovare il ritmo, come squadra abbiamo dimostrato di essere competitivi, torniamo a casa ancor più motivati più di prima e ci sono tante gare per dimostrare il nostro lavoro”.
La Ferrari a fine gara ha deciso di fare appello contro il provvedimento preso nei confronti di Vettel: la scuderia di Maranello avrà 96 ore per decidere se procedere con il suo ricorso, con allegate analisi della telemetria e informazioni necessarie. Il Tribunale Internazionale d’Appello potrà poi decidere se accettare o respingere la richiesta Ferrari.
Vediamo come finirà questo interminabile week-end canadese, se con una vittoria Mercedes, così da spegnere definitivamente le speranze della Ferrari per la conquista del mondiale piloti, che manca dal 2007, oppure con il trionfo dell’alfiere della rossa.
Leonardo Meroni
Badr Sajid