MILANO – “Sanità lombarda in caduta libera e sanità toscana leader in Italia? Sono classifiche che non fanno bene al malato e portano a una competizione che non è costruttiva” lo sostiene la consigliera regionale Maria Teresa Baldini, medico, toscana d’origine e lombarda d’adozione, in riferimento alla classifica basata sulle griglie LEA uscita ufficiosamente dal Ministero e finita sulla stampa.
Forse l’exploit toscano è un assist della Ministra per consentire a Renzi di pubblicizzare la bontà del suo Granducato; bisogna ricordare che centralizzare la sanità (anche a livello di graduatorie) è un esercizio inutile: ogni ‘periferia’ ha le proprie esigenze e il polso di quello di cui ha bisogno la gente, è per questo che i bilanci regionali si basano all’80% sulla voce sanitaria. Conoscendo bene queste due Regioni e le loro strutture mi viene da chiedermi: come mai tanti toscani spesso vengono a farsi curare in Lombardia? Da medico mi chiedo: chi ha predisposto i parametri per stilare la classifica? L’emergenza è il fattore più importante in sanità eppure vale la metà rispetto alla cura degli anziani in casa senza ricorrere alle Rsa. Il discorso andrebbe approfondito anche tenendo conto dei parametri sulla qualità della vita dell’anziano assistito.
04032015