MILANO – Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata prevalentemente alla discussione di alcune mozioni sui seguenti temi: misure di sostegno economico alle scuole paritarie a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 (Luca De Gobbo di Nci e capigruppo di maggioranza); istituzione di un tavolo tecnico sull’area Mind (Monica Forte, M5Stelle); utilizzo delle procedure in deroga per l’utilizzo delle risorse economiche provenienti dalle donazioni per la realizzazione di interventi urgenti, indifferibili e di pubblica utilità, funzionali a garantire al sistema sanitario lombardo efficacia ed efficienza di intervento (Elisabetta Strada dei Lombardi Civici Europeisti e capigruppo di minoranza); misure per l’economia lombarda a seguito della diffusione del Covid-19 (Gabriele Barucco, Forza Italia); sollecitazione al Ministro degli Esteri per ottenere il rimpatrio dei 7.000 italiani bloccati all’estero, compresi i 118 connazionali a Cuba, a causa del Covid-19 (Claudia Carzeri, Forza Italia); richiesta di accertare le responsabilità della Repubblica Popolare Cinese sulla pandemia Covid-19 (Roberto Anelli, Lega).
Covid-19, accertare responsabilità Cina – La Lombardia si attivi con il Governo e l’Unione europea affinché si accertino le responsabilità del governo cinese nella mancata e tempestiva comunicazione sull’epidemia Coronavirus. E’ la richiesta del consiglio regionale che oggi ha approvato a maggioranza (42 a favore, 33 contrari) una mozione presentata dalla Lega Nord (primo firmatario il capogruppo Roberto Anelli) con la quale si impegna il Presidente e la Giunta ad attivarsi per arrivare a stabilire quanto accaduto. Originariamente, la mozione prevedeva di chiedere i danni alla Cina, ma prima del dibattito il documento è stato modificato dalla Lega, eliminando la richiesta di risarcimento, sottolineando la necessità di arrivare ad accertare le responsabilità della Repubblica popolare cinese. Nel documento si sottolineano “i contagiati e i morti” che il virus ha provocato in Lombardia “la Regione – si legge – più colpita d’Italia e tra le aree più colpite al mondo” e i drammatici effetti che il lockdown ha provocato sul tessuto produttivo, con perdite che nel biennio secondo le stime più pessimistiche arriverebbero a 180 miliardi. La mozione evidenzia anche le ragioni che mettono sul banco degli accusati la Cina, a partire dalle dichiarazioni rilasciate dal Segretario di Stato americano Mike Pompeo che ha evidenziato come siano “numerose le prove sul fatto che il coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan”.
La mozione è stata illustrata in aula dal consigliere del Carroccio Alessandro Corbetta, secondo il quale “la Cina ha tenuto nascosto la malattia, vogliamo chiarezza perché a causa del virus la Lombardia ha pagato un altissimo prezzo in vite umane. La richiesta di chiarezza non è rivolta né alle tante comunità cinesi esistenti da noi, che nulla hanno a che fare con l’epidemia , né nei confronti del popolo cinese, ma è indirizzata al governo della Repubblica Popolare Cinese che con la sua omertà ha fatto perdere tempo prezioso nell’avviare azioni di contenimento”. Per Consolato Mammì del Movimento 5 Stelle la mozione “è un capolavoro: basta sostituire Cina con Lombardia per descrivere il disastro che c’è stato. Questa mozione, visto l’entità del volume import/export con la nostra Regione, fa più danni del Coronavirus”. Anche per Pietro Bussolati del PD la mozione “rischia di mettere in difficoltà i rapporti economici e rischia di provocare una grave crisi. Questo documento è una beffa, la Lombardia vuole scaricare le sue responsabilità e errori su altri”. Secondo Michele Usuelli di +Europa-Radicali la mozione “è grave, sconsiderata e rischia di provocare pesanti ripercussioni nei rapporti commerciali tra Lombardia e Cina e inasprire i rapporti con una comunità che è importante per i numeri della nostra economia”. Per Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia, “l’intenzione della mozione non è quella di interrompere i rapporti con la comunità cinese ma vuole chiedere a fronte di una epidemia e di fronte a migliaia di morti, che il Governo cinese ci dica cosa è successo, faccia un’operazione di trasparenza. Non c’è nulla di scandaloso nell’avanzare richiesta di chiarezza”.
Sostegno economico alle scuole paritarie – Aumentare “significativamente” la dotazione finanziaria delle misure di sostegno alle scuole paritarie e alle famiglie degli studenti, considerato che i provvedimenti governativi emanati durante il periodo di emergenza sanitaria si caratterizzano per “l’insufficienza” degli interventi in tale settore. Lo prevede una mozione, approvata con 57 voti a favore e 1 astenuto, il cui primo sottoscrittore è Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia). Il documento chiede in particolare alla Giunta di aumentare la dotazione di strumenti come il “buono scuola” della Dote scuola introducendo anche soluzioni innovative. Regione Lombardia, si precisa infine, dovrà farsi parte attiva presso il Governo “per il reperimento dei fondi necessari e per la piena applicazione anche economica della legge n.62 del 2000 sulla parità scolastica e il diritto allo studio”.
Diversi gli interventi nel corso del dibattito, tra i quali quello dell’assessore Melania Rizzoli. Paola Bocci ha annunciato il voto favorevole del gruppo del Pd, anche alla luce di alcune modifiche accettate dal relatore.
Tavolo tecnico per Area Mind – Istituire un tavolo tecnico presieduto e coordinato da Regione Lombardia e con la partecipazione di Città Metropolitana, Prefettura e Comuni interessati, oltre agli stakeholders interessati, con il compito di stimolare e monitorare lo sviluppo delle zone circostanti l’area MIND (il distretto dell’innovazione, della scienza e della tecnologia eredità di Expo 2015). Lo prevede una mozione presentata dai Consiglieri M5S e approvata all’unanimità. “Il progetto Mind -ha detto Monica Forte (M5S)- avrà un impatto notevole su tutta una vasta area e perciò si dovrà vigilare affinchè vengano risolte le criticità presenti, siano esse ambientali, sociali e di sicurezza”. Il consigliere Simone Giudici (Lega) ha proposto alcune aggiunte, tra le quali la richiesta al Governo di un impegno per lo studio di fattibilità delle esigenze di viabilità compreso il prolungamento della linea metropolitana M1 da Rho-Fiera verso nord ovest. L’importanza della redazione di un Piano territoriale d’area è stata sottolineata dal vice presidente Carlo Borghetti, la cui proposta di inserire una modifica in tal senso è stata accolta dalla relatrice.
Procedure in deroga pro donazioni – E’ stata approvata con 55 voti a favore e 1 contrario la mozione, presentata da Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e sottoscritta anche dai Consiglieri Carretta, Baffi, Usuelli e Pizzul, che impegna Presidente e Giunta regionale a rimuovere tutti gli ostacoli e ad attivare quanto necessario affinchè vengano utilizzate procedure in deroga per destinare rapidamente le risorse derivanti da donazioni. Salvaguardando trasparenza e rispetto della legalità, e facendo riferimento alle norme varate in occasione dell’emergenza, precisa il documento, si tratta di indirizzare quanto donato in questi mesi dai lombardi a favore della sanità pubblica, permettendo così di effettuare tutti quegli interventi di ristrutturazione attesi dagli ospedali.
Misure per l’economia lombarda a seguito del Covid-19 – Attivarsi presso il Governo italiano per prevedere il riconoscimento dell’intero territorio lombardo come area depressa, attraverso l’inserimento della Lombardia tra le Regioni nelle quali è possibile istituire Zone economiche speciali (Zes) mediante la modifica del decreto legge del 20 giugno 2017, finalizzato a garantire agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative alle imprese lombarde. Lo chiede la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e presentata da Gabriele Barucco di Forza Italia e Barbara Mazzali di Fratelli d’Italia, che impegna in tal senso il presidente Fontana e la Giunta regionale. Via libera anche a un emendamento illustrato dal Consigliere Angelo Orsenigo (Pd) che impegna la Giunta regionale ad utilizzare le flessibilità recentemente introdotte dalla Coronavirus Response Investment Initiative dell’Unione europea per riorientare le risorse dei Programmi Operativi Regionali Fesr e Fse Lombardia non ancora impegnate.
Rimpatrio italiani bloccati all’estero – Unanime via libera in Consiglio regionale alla mozione presentata da Claudia Carzeri (Forza Italia) che impegna la Giunta regionale e il presidente Fontana a farsi portavoce presso il Governo e in particolare Ministro degli Esteri per ottenere il rimpatrio dei 7.000 italiani bloccati all’estero, compresi i 118 connazionali a Cuba, a causa del Covid-19. Il documento chiede a tal fine di fare sistematico ricorso ai fondi europei disponibili e stanziati proprio per facilitare e consentire il rimpatrio dei propri connazionali.
(foto: il governatore della Lombardia, Attilio Fontana)
10062020