MILANo – “Settimana scorsa, su iniziativa della Lombardia, le Regioni e il Governo hanno trovato linee comuni nei confronti delle riaperture, in particolare per quello che riguarda i mercati. Bisogna ripartire in condizioni di sicurezza e, se tutti rispettiamo le regole, ne usciamo prima”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità, Stefano Bolognini commentando le curve discendenti dell’epidemia da Covid-19 con l’agenzia di stampa regionale, Lombardia notizie.
Temperatura, mercati, ristoranti – Dopo aver evidenziato i numeri in decrescita, in particolare dei malati in terapia intensiva, Bolognini ha sottolineato l’importanza della prevenzione e della misurazione della temperatura nella lotta al virus. “Il primo campanello d’allarme può arrivare proprio dallo “screeneng” della temperatura – ha sottolineato – Un’operazione che dà sicurezza a tutti noi”. In merito ai mercati all’aperto, l’assessore Bolognini ha evidenziato che “Sono una parte importante della collettività. Dobbiamo trovare le misure perché anche queste attività tornino alla normalità. Il fatto che il presidente Fontana abbia coinvolto i sindaci in questo – ha aggiunto – è di assoluto buon senso”.
Quindi, sempre sulle riaperture, ha aggiunto: “Ci vuole attenzione, in particolare per bar, ristorante, mezzi pubblici e ci vuole grande sensibilità nei confronti di chi ha delle disabilità”.
Misure a favore di chi vive in affitto – In merito alle numerose misure prese a Palazzo Lombardia a favore del settore abitativo, nel corso dell’emergenza coronavirus, Bolognini ha ricordato che “La Regione ha messo a disposizione oltre 60 milioni di euro per chi si è trovato in difficoltà. Aiutiamo sia per il pagamento di affitti del mercato privato sia per il canone delle abitazioni di Aler. Nel decreto legge “Cura Italia” non c’era un soldo per gli affitti, le risorse assegnate sono state messe a disposizione dalla Regione. Poi, ci sono vari interventi che dimostrano la nostra grande attenzione alle fragilità degli inquilini. C’è, per esempio, la sospensione sino al 30 giugno delle sanzioni per chi è in ritardo con i pagamenti degli affitti. C’è il servizio di telefonia sociale fatto con gli anziani”.
Mascherine e sicurezza abitazioni – Bolognini ha rimarcato anche che “nella fase più critica dell’emergenza Covid-19 a tutti gli inquilini delle case popolari sono arrivate le mascherine da Regione Lombardia, tramite la Protezione civile”. “Un gesto di grande attenzione – ha detto ancora Bolognini – a cui ho collaborato anche in prima persona. Ci siamo anche attivati per permettere a chi si dovesse curare di poter andare in ospedale senza timori per la propria casa: le forze dell’ordine hanno sventato in flagranza, con arresti e liberazioni degli appartamenti, numerosi tentativi di occupazione”.
Interventi a tutto campo – Di seguito il riepilogo delle principali misure messe in campo dalla Regione Lombardia per contrastare l’emergenza coronavirus nel settore abitativo. Sospensione sino al 30 giugno dei solleciti agli inquilini Aler. Contributo regionale di solidarietà di 23,5 milioni di euro per aiutare chi vive in alloggi popolari a pagare il canone e le spese di condominio (sino a 1.850 euro annui per i nuclei famigliari indigenti che accedono per la prima volta ai servizi abitativi pubblici, sino a 2.700 euro ai nuclei famigliari già assegnatari di un’abitazione destinata a servizi abitativi pubblici, con certificazione Isee sino a 9.360 euro).
Fondo morosità incolpevole di 30 milioni per aiutare le famiglie in difficoltà e inquilini morosi incolpevoli che abitano in alloggi a libero mercato. Accelerazione delle procedure di assegnazione per 2.000 alloggi di edilizia pubblica, compresi quelli appena sgomberati. Servizio telefonico di vicinanza dedicato agli anziani in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus. Stanziamento di 10 milioni di euro per l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare di residenza pubblica.
21052020