MILANO – Fino alle 12 del 31 luglio, le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato lombarde possono presentare domanda per partecipare – con i loro progetti e iniziative – al bando 2020 del Terzo settore, attraverso una procedura totalmente on line. “Uno strumento voluto da Regione Lombardia – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilita’, Stefano Bolognini (al centro della foto) – per sostenere chi s’impegna coi fatti a servizio della collettivita’. Come prima cosa percio’ mi preme ringraziare tutti i volontari che, anche durante l’emergenza, hanno fatto la loro parte senza mai tirarsi indietro, con grande generosita’”.
I contenuti saranno valutati da una commissione ad hoc che
stilera’ una graduatoria in base ai progetti definitivi ricevuti.
Le novità più importanti dell’edizione 2020 – Sono numerose le novita’ di questa edizione. La prima e’ l’aumento della dotazione rispetto al 2019. “Abbiamo incrementato – ha spiegato l’assessore – non solo le risorse, portandole da 3 a 4,5 milioni di euro, ma anche la copertura ai costi, passata dal 70% all’80%, con la riduzione della quota di cofinanziamento a carico degli enti. Oltre alla semplificazione delle procedure”. “Si sono quindi distinte – ha precisato Bolognini – le iniziative dai progetti. Per quanto riguarda le prime abbiamo previsto il sostegno ad interventi mirati su obiettivi specifici, in contesti ambientali circoscritti. Per i progetti poniamo un’attenzione particolare alla rilevanza locale che essi hanno. Ovvero all’impatto delle proposte sul territorio di
riferimento, non solo dal punto di vista geografico, che è l’aspetto direi piu’ naturale, ma anche per quel che riguarda gli aspetti ambientali, culturali e sociali”.
Temi di rlievo che meritano approfondimento – Nel corso di
questi ultimi mesi, partendo dal confronto col Terzo settore e
dalle esperienze dei bandi precedenti, l’assessorato ha colto
alcuni temi di particolare rilevanza che meritavano attenzione e
approfondimento. “Per esempio – ha detto l’assessore Bolognini –
il moltiplicarsi delle attivita’ straordinarie, svolte come risposta alla situazione di emergenza Covid-19. Poi il sostegno offerto a situazioni di fragilita’ e di bisogno, determinate anche dalla pandemia, che coinvolgono fasce di popolazione particolarmente esposte. Quindi il rafforzamento del coordinamento regionale e territoriale del Terzo settore, sia a livello istituzionale che interno. Infine c’e’ tutto il tema della promozione dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione”.
Non solo aiuto economico, ma metodo e modello virtuoso – “E’ sicuramente molto importante sostenere economicamente progetti e iniziative – ha precisato Stefano Bolognini -, ma quello che mi sta piu’ a cuore e’ individuare con associazioni e organizzazioni un metodo che faccia crescere la capacita’ di lavorare insieme, per organizzare risposte efficaci ed integrate ai bisogni. In altre parole Regione Lombardia vuole contribuire a valorizzare, incentivare e promuovere un modello che e’ gia’ virtuoso e che costituisce un’eccellenza, ma che ha ulteriori margini di crescita. Affinche’ non sia solo un destinatario degli interventi di politica regionale e locale, ma sia protagonista della vita sociale e civile lombarda”.
Volontariato patrimonio inestimabile per numeri e qualità – “Il Terzo Settore in effetti – ha concluso l’assessore Bolognini -rappresenta un patrimonio inestimabile per la nostra Regione, in alcuni casi addirittura secolare, di buone pratiche e spirito solidaristico. Ricordo che 1 lombardo su 7, per esempio, e’ impegnato ad aiutare gli altri e che il 20% dei lombardi finanzia associazioni che si occupano di aspetti sociale, contro il 15% della media nazionale. Valori vissuti dunque, attraverso i quali si rafforzano le relazioni sociali e cresce un senso di appartenenza e di partecipazione attiva alle comunita’. Lo documenta chiaramente il primato della Lombardia in Italia, anche per numero di persone sopra i 14 anni che si occupano, gratuitamente e in diversi modi, degli altri”.
23062020