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Giorni di memoria, di democrazia e di libertà: un messaggio del sindaco Citterio ai vedanesi

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VEDANO OLONA – In questi giorni di festa e di significati importanti per la democrazia, per i diritti e per la Costituzione, tra il 25 Aprile e l’1 maggio, un intervento del sindaco Cristiano Citterio rivolto ai cittadini e alla comunità di Vedano Olona.

“Care concittadine, cari concittadini, Sono trascorsi 78 anni dalla liberazione dell’Italia dall’oppressore nazifascista e sentiamo ancora
viva la necessità di celebrare insieme questa ricorrenza sapendo che in ogni parte della Repubblica si ricorda questa data fortemente simbolica.
Non ripercorrerò le motivazioni che ci spingono a festeggiare insieme questo giorno, pur così lontano, perché lo hanno già fatto egregiamente e con grande efficacia coloro che mi hanno preceduto nei discorsi. È la Festa di tutto il Paese perché l’Italia che conosciamo è tale in quanto si è riconosciuta nei valori antifascisti della Libertà, della Giustizia e della Fraternità che sono incisi nella nostra Costituzione nata e scritta proprio da chi, sopravvissuto a quegli anni terribili, aveva lottato per difenderli.

Abbiamo più volte ricordato in occasioni analoghe a questa, quanto sia fondamentale la memoria storica e l’importanza di rinnovare gli insegnamenti dei Costituenti e delle Costituenti così come il messaggio che Partigiani e Partigiane, con il loro sacrificio, ci hanno trasmesso, ma anche quello non secondario di uomini e donne che hanno contrastato il Fascismo sul nascere. Permettetemi di accennare a uno di questi di cui ricorre il centenario dalla sua morte e a cui è intitolata una via non lontano da qui. Prenderò in prestito la sintesi ha recentemente firmata da Aldo Cazzullo su un importante quotidiano. Don Giovanni Minzoni è un patriota convinto e nella Prima guerra mondiale come tenente cappellano è sul fronte nella battaglia del Solstizio, quando nel giugno 1918 i soldati italiani respingono sul Piave l’ultimo attacco austriaco. È lì in prima fila a soccorrere i feriti e confortare i morenti e per questo viene insignito della medaglia d’argento al valor militare, di cui andrà sempre fiero. Da parroco si inventa il doposcuola, i circoli ricreativi, il teatro parrocchiale, la biblioteca circolante, e fonda due sezioni dei boy scout. È un uomo buono, un sacerdote attivo nel sociale, un mite. Proprio per questo i fascisti gli fanno orrore. La giunta socialista di Argenta dove è parroco è
costretta a dimettersi a suon di manganellate. Natale Gaiba, consigliere comunale, viene bandito dal paese, ma rifiuta di andarsene e tenta di riorganizzare il partito. I fascisti lo catturano, lo portano in campagna, lo massacrano a bastonate, lo finiscono con due colpi di pistola. Quando lo viene a sapere, don Minzoni, furibondo, sbatte la porta della canonica, va a larghi passi verso il bar della piazza dove si riuniscono i fascisti e grida: «Siete dei criminali! Dovrete render conto davanti a Dio!». Lo aspettarono per strada, di notte, gli sfasciarono la testa a bastonate. Sul suo diario, nel letto di morte fa ancora in tempo a scrivere queste parole: «A cuore aperto, con la preghiera che mai si spegnerà sul mio labbro per i miei persecutori, attendo la bufera, la persecuzione, forse la morte per il trionfo della causa di Cristo».

Tornando ai nostri giorni, sempre per ricordare l’importanza degli insegnamenti che ci può dare la storia, il nostro Presidente Sergio Mattarella, dopo aver reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria, si è recato a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves. Culle della
Resistenza piemontese, queste città vennero liberate qualche giorno più tardi rispetto al 25 aprile 1945 e insignite di Medaglie d’Oro al Valor militare e civile per la lotta partigiana e il sacrificio di vite umane e la distruzione di centinaia di abitazioni ad opera della rappresaglia. Concludiamo ringraziando infinitamente tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa significativa cerimonia: innanzitutto la sezione comunale dell’Anpi Basso-Sankara per il contributo all’organizzazione, la Polizia Locale, il Gruppo comunale di Protezione Civile, la Parrocchia San Maurizio, il Gruppo comunale “Silverio Beretti” dell’associazione nazionale Alpini, la filarmonica Ponchielli e infine, ma non per ultima, la testimonianza dell’Istituto comprensivo Silvio Pellico per essere sempre presenti a tutte le manifestazioni civiche con i loro insegnanti e genitori. Oltre al sempre originale contributo, infatti, ci rendono orgogliosi di loro e fiduciosi nel futuro per il messaggio di speranza insito nella loro giovane età.

Viva l’Italia, viva la Resistenza, viva la Repubblica”

Cristiano Citterio, sindaco di Vedano Olona

03052023

(foto: il sindaco Cristiano Citterio di Vedano Olona)

05052023

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