VARESE – “Anche nel comprensorio prealpino, le nuove generazioni sono una realtà da primato nell’inventarsi il lavoro con giovani imprese condotte da under 40 che operano nei campi più diversi, dal contesto agrituristico alla vendita diretta. Alcune con realtà assolutamente di nicchia, dalla coltivazione dei mirtilli, al recupero di vigneti e coltivazioni di tradizione. Un contributo di rilievo che, unito alle tante esperienze simili in Italia, rendono il Belpaese ai vertici dell’Unione europea in termini di numero di giovani imprenditori”. Lo dice Enrico Montonati, delegato Coldiretti Giovani Impresa Varese, a commento dello studio su “I giovani italiani che creano lavoro”: il focus è stato presentato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea Giovani Impresa della Coldiretti con centinaia di ragazzi e ragazze, provenienti da tutte le regioni, all’apertura dell’open space sull’innovazione, con dimostrazioni pratiche sulle esperienze più creative realizzate grazie al talento giovanile lungo la Penisola.
L’assemblea ha eletto Veronica Barbati, campana di Avellino, nuovo leader nazionale dei giovani agricoltori italiani; nell’esecutivo nazionale di Coldiretti Giovani Impresa entra altresì Carlo Maria Recchia, già alla guida degli under 35 di Coldiretti Lombardia. “Nella provincia di Varese il peso delle aziende agricole giovani sul totale di quelle attive è in costante crescita, a rimarcare un promettente cambio di rotta e conferma il rinnovamento generazionale nel segno di entusiasmo, competenza e specializzazione” aggiunge Montonati, presente oggi nella capitale.
In Italia i giovani di età compresa tra i 25 ed i 34 anni che hanno un lavoro autonomo sono il 90% in più della Spagna, il 60% in più della Germania, il 53% in più della Francia e in generale sono pari ad un quarto del totale dell’area Euro, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eurostat dalle quali emerge che i giovani italiani sono i più intraprendenti dell’Unione Europea.
“Le nostre campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare un’occupazione anche temporanea nelle stalle o nei campi, ponendo altresì un freno alla ricerca del lavoro oltreconfine, nella vicina Svizzera: fare impresa agricola nei nostri territori significa voler essere protagonisti attivi dello sviluppo e della crescita del nostro territorio” conclude Montonati nel sottolineare l’importanza di lavorare sull’integrazione tra scuola e mondo del lavoro. “Anche il ritorno dei voucher è stato un passo importante che va rafforzato con un maggiore impegno sulla semplificazione per consentire una integrazione al reddito a studenti, pensionati, cassintegrati e disoccupati anche beneficiari del reddito di cittadinanza”.