SARONNO – In clima più invernale che primaverile, c’erano poco più di 5 gradi, non ha fermato la via crucis nelle vie saronnesi e davanti a Santuario e chiesa prepositurale di San Pietro e Paolo di piazza Libertà, che si è tenuta nella serata di ieri.
Le riflessioni dei ragazzi delle parrocchie
Una Via crucis nel segno delle riflessioni, a cura giovani delle parrocchie. Il tema è stato questo, una proposta di riflessione sulle tappe della vita e le sofferenze a cui si va incontro; prima stazione l’infanzia innocente condannata a morte, con proiezione video e canzone; seconda stazione il bullismo con testimonianza letta ed esempi su cartelloni recanti frasi offensive che cambiavano quando i bambini abbracciavano i ragazzi; terza stazione il confronto tra genitori e figli adolescenti con dialogo tra genitori e figli; quarta la pressione sociale sui giovani con gli insuccessi che vengono presi come fallimenti, dei cubi costruivano la frase che faceva da ritornello per la canzone di Caparezza “Una chiave” fatta ascoltare nel percorso che da piazza AvisV portava a piazza Libertà; in piazza Libertà l’umanità sofferente con proiezione di immagini di sofferenza, ad un certo punto si è spento il proiettore e lo schermo ha reso visibile la sagoma di Gesù.
Il prevosto, monsignor Claudio Galimberti, ha ringraziato i giovani e ha invitato ad aprirsi “ad una età spesso vista come problematica ma che nasconde la bellezza della vita”.
08042023