MILANO – Con riferimento ai dati dell’Annuario dei dati ambientali 2019 di Ispra dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale presentati l’altro ieri, in cui si afferma che “Il Bacino padano e’ una delle aree dove l’inquinamento atmosferico e’ piu’ pesante in Europa”, l’assessore all’Ambiente e clima della Regione Lombardia, il saronnese Raffaele Cattaneo, precisa che i “Dati recenti confermano che l’emissione pro capite della Lombardia e’ piu’ bassa di quella media Europea per PM10 ed NOX. In particolare, per il PM10 primario le emissioni medie di un cittadino lombardo sono meno della meta’ di quelle di un cittadino medio europeo: 1.884 grammi per abitante in Lombardia contro 4.107 per abitante nell’EU28. Per gli ossidi di azoto, sono circa il 25% in meno: 11.704 grammi per abitante contro i 15.966 grammi per abitante nell’EU28. Anche le emissioni di PM10 per unita’ di ricchezza prodotta in Lombardia sono meno della meta’ di quelle medie europee e le emissioni di ossidi di azoto sono circa il 40% inferiori a quelle medie europee per la stessa ricchezza prodotta”.
Difficoltà strutturali – “Questo conferma che le difficolta’ del
Bacino Padano – prosegue l’assessore – sono legate a fattori
strutturali e non alla debolezza delle politiche. L’impegno di
Regione Lombardia e delle altre Regioni del Bacino Padano nel
contrasto all’inquinamento e’ stato constante negli anni e si e’
consolidato nel tempo. I dati sono inequivocabili nell’indicare
un miglioramento continuo e dimostrano come le emissioni
pro-capite in Lombardia siano tra le piu’ basse in Europa”.
Risultati importanti – “In questi anni abbiamo ottenuto
risultati che permettono di affermare che la qualità dell’aria è
di gran lunga migliore rispetto a venti anni fa – continua
l’assessore – e che gli inquinanti nel tempo si sono ridotti in
modo significativo ad una velocità doppia rispetto alla media
europea. Cio’ significa che le nostre politiche sono state
efficaci. Naturalmente proseguiremo su questa strada, è
improprio accusare le Regioni del Bacino padano di scarsa
iniziativa politica per migliorare la qualita’ dell’aria”.
Lavoro continuo – “A conferma di cio’ – conclude Cattaneo – nel
2019 su tutto il territorio regionale e’ stato rispettato il
valore limite medio annuo di 40 µg/m³ di PM10 e si sono ridotti
significativamente i giorni di superamento del valore limite
giornaliero (50 µg/m³). In entrambi i casi, la riduzione e’
praticamente doppia rispetto alla media europea, vale a dire del
37% sulle medie annuali di concentrazione del PM10 e del 63% per quanto riguarda i giorni di superamento dei valori massimi
(rispetto ai valori del 2005). Questi sono i fatti che dimostrano un lavoro continuo, portato avanti anche con le altre Regioni del Bacino Padano come Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna ma anche con la Commissione europea, all’interno del progetto Prepair”.
05062020