SARONNO / VARESE – Tante nuove adesioni, a Saronno come nel resto del Varesotto per Italia Viva, partito che nella zona conta ben due parlamenti, Maria Chiara Gadda ed il saronnese Gianfranco Librandi.
“Italia Viva sta chiedendo con forza al Premier Conte un cambio di marcia nell’azione di Governo, necessario per superare al meglio la crisi sanitaria in atto, organizzare il piano vaccinale e la riapertura delle scuole con un sistema di trasporti sicuri, e, soprattutto, affrontare la drammatica crisi economica e sociale in cui il Paese rischia di entrare”. Così Giuseppe Licata, coordinatore provinciale di Italia Viva, che lascia poi trapelare un dato: “In queste settimane si è registrata in tutt’Italia una impennata delle adesioni online ad Italia Viva. Sono più di 150 i cittadini della provincia di Varese che si sono registrati negli ultimi giorni sul portale web nazionale, persone che online spontaneamente si sono tesserate o hanno firmato una delle petizioni promosse dal partito. Un segnale di apprezzamento verso l’attività politica di Italia Viva, evidentemente correlato alle recenti prese di posizione del partito in chiave nazionale, oltre che alla intensa attività svolta sul territorio, incentrata sull’ascolto e la formulazione di proposte all’interno di gruppi di lavoro tematici”.
Una battaglia sui contenuti quindi quella di Italia Viva. Così Licata commenta la situazione politica nazionale: “Al di là della naturale dialettica politica e delle forzature mediatiche, che tendono sempre a incasellare Matteo Renzi nella posizione di rottura, Italia Viva combatte battaglie di merito, con senso di responsabilità e coraggio. Siamo convinti che i 36 miliardi del MES vadano chiesti subito all’Europa, senza deleterie remore ideologiche: i nostri ospedali hanno bisogno subito di quei soldi! E crediamo fermamente che il piano Next Generation EU, con i 209 miliardi già concessi all’Italia dalla Commissione Europea per sostenere la ripartenza del nostro Paese, siano un’occasione storica da non perdere, per costruire un Paese più efficiente, più sicuro e più solidale. Per questo è inaccettabile che il Governo abbia presentato un piano di utilizzo di questi soldi scritto frettolosamente, senza visione e senza ambizione, come evidenziato anche da molte personalità del mondo economico e sociale, e, infine, ammesso anche dagli altri partiti”.
E prosegue: “Italia Viva ha posto ben 62 osservazioni di merito con il documento Ciao2030, affinché le risorse non vadano usate per nuovo debito “cattivo”, quello che non porta sviluppo, ma per investire sulle leve della rinascita: la cultura, le infrastrutture, l’ambiente, le opportunità per tutti, che significa Innovazione ed economia sociale”. Conclude il coordinatore provinciale: “La linea di pensiero di Italia Viva, ed evidentemente di molti italiani, anche nella nostra provincia, è che la pandemia non sia ragione per doversi accontentare di un Governo poco efficiente, ma sia invece proprio il motivo per pretendere il massimo da chi dovrà costruire il nostro futuro e quello dei nostri figli, come chiesto anche dal presidente della Repubblica nel discorso di fine anno”.
04012021