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Lentate sul Seveso, l’Oratorio trecentesco di Santo Stefano ospita una nuova serata dantesca: tutto ciò che non sappiamo su Ulisse

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LENTATE SUL SEVESO – Nella serata di venerdì 17 maggio la splendida e suggestiva cornice dell’Oratorio trecentesco di Santo Stefano (piazza San Vito, Lentate sul Seveso) ha ospitato la conferenza “Fatti non foste a viver come bruti…” – Mito e leggenda di Ulisse dalla Grecia arcaica alle pagine di Dante.

La serata, organizzata dall’associazione culturale Amici dell’Arte con il patrocino del Comune di Lentate, è stata interamente curata e coordinata dal dottor Luigi Zanon, storico del medioevo e autore di numerosi studi danteschi, da cui sono emerse nuove informazioni relative alla Commedia. Fulcro dell’evento la nota figura di Ulisse, raccontata a partire dal poema dantesco, ma non solo: l’eroe omerico è stato infatti analizzato in tutte le sue sfaccettature, attingendo anche dalla descrizione che ne viene fatta nell’Iliade e nell’Odissea.

Il dottor Zanon, attraverso ricerche originali e studi curati personalmente, ha fatto riflettere il pubblico sui motivi della collocazione di Ulisse nell’inferno, costruendo un interessante parallelismo anche con un’altra figura della Commedia, Guido da Montefeltro, abile e sanguinario condottiero che in tarda età decise di convertirsi e di vestire l’abito francescano. La storia di Guido (collocato da Dante nell’ottava bolgia dell’inferno) trova numerose analogie con quella di Ulisse, come ha sottolineato dettagliatamente Zanon.

Nel corso della serata sono stati analizzati molti altri personaggi presenti nella Commedia, quali il celebre indovino cieco Tiresia, di cui sono state illustrate le vicissitudini. A sottolineare più volte la comparsa di questo personaggio nella narrazione, sono state le preziose voci e la presenza scenica del trio Sonus et Vox, che ha animato la narrazione con improvvisazioni di canto armonico e polifonie. Queste aggiunte sonore, amplificate dall’acustica della chiesa gentilizia, hanno reso il racconto ancora più suggestivo e immersivo.

Il dottor Zanon ha infine congedato i presenti con il divertente e simpatico monologo del folletto Puck, tratto dalla famosa opera di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate“, sempre accompagnato dal coro dei Sonus et Vox.

La serata ha registrato il tutto esaurito, con oltre 40 presenze in sala che hanno seguito attentamente l’intera performance. L’associazione Amici dell’Arte, non essendo riuscita a soddisfare tutto l’aspirante pubblico (per il numero di ingressi regolamentati al monumento trecentesco), ha stilato una lista d’attesa e si sta mobilitando per organizzare una possibile replica dell’evento, in data da destinarsi.

L’associazione, che da oltre 10 anni si occupa di promozione culturale sul territorio lentatese, conduce visite guidate dello splendido Oratorio ogni prima domenica del mese, in occasione della sua apertura al pubblico. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione, che può essere effettuata contattando l’indirizzo email cultura@comune.lentatesulseveso.mb.it oppure visitando il sito Museo Diffuso Lentate sul Seveso.

QUI LA FOTOGALLERY

(foto dell’evento)


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