GALLARATE / MILANO – “Ieri pomeriggio nel centro di Gallarate si è consumata una maxi rissa a cui ha preso parte un centinaio di ragazzi, presumibilmente per la maggior parte minorenni, alcuni armati di catene e bastoni. Soltanto l’arrivo della polizia, allertata dai commercianti, ha interrotto la rissa che ha provocato il ferimento di un ragazzino di 14 anni, colpito alla testa per fortuna in modo non grave. L’aspetto più inquietante della vicenda è che, secondo le prime indagini, i ragazzi si siano ‘sfidati’ sui social e nelle chat per darsi poi un appuntamento ‘reale’ in piazza. Una modalità che viene usata sempre più frequentemente da gruppi di giovani o giovanissimi, come in questo caso, e che sfocia in episodi violenti”. Così Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, immigrazione e polizia locale commentando la maxi rissa avvenuta venerdì pomeriggio a Gallarate.
“A dicembre è accaduto a Roma e a Venezia, adesso a Gallarate, ma sta accadendo in tutta Italia” prosegue il titolare lombardo alla sicurezza. “Il lockdown e le limitazioni dovute alle regole anti Covid – rileva De Corato – hanno potenziato ancora di più, da parte di alcuni giovani, l’uso sconsiderato di chat e social network come valvola di sfogo e, come in questi casi, anche come anticamera alla violenza. È evidente che serve un lavoro di prevenzione da parte della Polizia Postale, che permetta di monitorare e intercettare queste chat in modo da organizzare dei servizi nei luoghi destinati a queste raduni di servizi di polizia mirati. Riuscire a individuare prima i luoghi di queste “sfide” e presentarsi in forze significa svolgere un ruolo di deterrenza importantissimo”, conclude De Corato.
(foto archivio)
09012021