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Rovello Porro, il sindaco dei Ragazzi commenta la Festa della liberazione

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ROVELLO PORRO – L’Amministrazione comunale di Rovello Porro ha pubblicato suo social il discorso preparato dal sindaco del consiglio comunale dei ragazzi – Lorenzo Mambretti – per il 25 aprile, Festa della liberazione, che è stata celebrata anche in paese con diversi eventi pubblici, col primo cittadino Marco Volontè.

“Stamani ci troviamo dinanzi al monumento dei caduti per commemorare e celebrare il giorno in cui 78 anni fa si è segnata la fine dell’oppressione nazi-fascista e dunque la Libertà conquistata da persone come noi, che hanno detto no all’odio, no alla discriminazione e no alla guerra. Oggi onoriamo coloro che mossi da un sentimento di giustizia, anche a costo di sacrificare sè stessi, hanno reso possibile che a essere qui oggi siano uomini e ragazzi come me, a poter parlare, a saper rispettare gli altri e soprattutto a poter esprimere il proprio pensiero.

Oggi onoriamo coloro che hanno avuto il coraggio di compiere la scelta giusta, coloro che nonostante il rischio e la possibile morte, sono scesi in campo e hanno contribuito ad un’idea di Paese libero e ciò che oggi chiamiamo Democrazia. Dando memoria a queste persone, dobbiamo impegnarci costantemente ad eliminare ogni traccia di odio e di discriminazione in tutte le sue forme. Dobbiamo restare uniti per cercare una società migliore e più equa per tutti. Le lezioni del passato devono guidarci verso un futuro prospero. Non dobbiamo mai dimenticare i pericoli del fascismo e dell’odio e dobbiamo sempre lottare per la pace, per l’uguaglianza e per la Libertà. Voglio citare alcune frasi di uomini e donne comuni che con il loro sacrificio ci hanno donato un Paese che non voleva più imbracciare le armi, ma desiderava la Pace, un Paese che non fosse più schiavo; così come ha testimoniato, per esempio, l’operaio Pietro Benedetti: “Amate la libertà e ricordate che questo bene deve essere pagato con continui sacrifici… Una vita in schiavitù è meglio non viverla”. O per esempio Tina Anselmi: “La nostra storia ci dovrebbe insegnare che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati, attraverso la responsabilità di tutto un popolo. Dovremmo riflettere sul fatto che la democrazia non è solo libere elezioni, non è solo progresso economico. È giustizia, è rispetto della dignità umana, dei diritti delle donne. È tranquillità per i vecchi e speranza per i figli. È pace.”

Concludo ribadendo ancora una volta l’importanza di questa festa e delle persone che ci hanno permesso di celebrarla, Donne, Uomini, Resistenti. Ribadisco inoltre che questa festa è di tutti gli Italiani, senza distinzioni di nessun tipo. Viva la pace, viva la libertà, viva il 25 aprile, viva l’Italia. Grazie

Lorenzo Mambretti, sindaco del consiglio comunale dei Ragazzi di Rovello Porro

01052023

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