SARONNO – Un evento di rilievo e molto toccante, sia per la scuola che per l’intera comunità saronnese, quello che ha avuto luogo sabato 11 novembre al liceo scientifico G.B. Grassi. L’istituto ha infatti visto l’inaugurazione del suo primo presidio di legalità, intitolato a Rita Atria, ragazza che collaborò alle indagini su Cosa Nostra e che si tolse la vita a soli 17 anni, una settimana dopo la morte del magistrato Paolo Borsellino a cui era fortemente legata.
La nascita del presidio rappresenta una presa di posizione significativa della comunità scolastica e cittadina nei confronti della lotta contro le mafie ed è per questo che, durante l’inaugurazione pomeridiana, sono intervenute diverse personalità per sottolineare l’importanza dell’evento. Ad aprire la cerimonia è stata la preside del liceo, Edelweiss Bonelli, che ha ricordato ai presenti quanto il presidio sia essenziale per gli studenti, soprattutto per acquisire la capacità di senso critico nei confronti di tutto ciò che succede dentro e fuori la scuola.
Seconda a prendere la parola è stata la professoressa Silvia Girola, coordinatrice del progetto insieme ai docenti del liceo Legnani, tra cui la dirigente Chiara Lanzani. “Questo momento è il risultato di un percorso iniziato tanto tempo fa al liceo Legnani insieme a Silvia Gissi – così parla la docente Girola – con Silvia abbiamo deciso di ricominciare all’interno di questo liceo dove, grazie ad Antonio, che è riuscito a coinvolgere gli altri studenti, si è formato nuovamente un altro gruppo che ha deciso di dar vita a un presidio congiunto Legnani-Grassi. E’ una bella responsabilità oggi inaugurare un presidio, perchè impegna tutti, dagli studenti al personale, a rispettare la legalità. Senza le leggi noi sappiamo che non sarebbe possibile una convivenza, non sarebbe possibile avere quello spazio dentro il quale ognuno di noi può esprimere sé stesso”.
Successivamente è intervenuta Silvia Gissi, presidente dell’associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli di Milano nata nel 2018 con l’intenzione di parlare di mafia ovunque, come sosteneva lo stesso Borsellino. Gissi ci ha tenuto a leggere ai presenti una lettera inviata dal giudice, poche ore prima della sua morte, in risposta a quella di una studentessa che gli aveva posto alcuni quesiti. “Per noi dell’associazione creare un presidio è come passare un testimone, ma non solo, è come dar voce ai giovani. I ragazzi del presidio sono affiancati dagli adulti, ma è il loro entusiasmo a dar vita al progetto – così racconta orgogliosa la presidente – Il nostro sogno è che tutta la gioventù saronnese possa incontrarsi per dar vita a un presidio. Noi come associazione scommettiamo su questi ragazzi e chiediamo aiuto anche agli adulti, perchè le mafie sono insidiose e pericolose nel nostro territorio. Non tiriamoci indietro e mettiamoci la faccia come stanno facendo i nostri figli”.
A prendere poi la parola sono stati i veri protagonisti dell’evento e cioè gli studenti, che hanno presentato il progetto spiegando la scelta di intitolarlo proprio a Rita Atria: “Abbiamo scelto di intitolarle il nostro presidio per via del suo singolare senso civico e della sua forza morale, lei ha avuto la forza di evadere da una realtà che non lasciava via di fuga. Questa sua forza dev’essere d’esempio per tutti, anche per coloro che non sanno di vivere circondati dall’omertà”.
Tra gli interventi, significativo è stato anche quello del giornalista Livio Colombo, che ammette di essersi sentito dubbioso riguardo all’invito, sia per un senso di inadeguatezza nel trattare il tema sia per il rischio di cadere nella retorica parlando di mafia. Il giornalista però ha portato ai ragazzi e a tutto il pubblico sue importanti esperienze personali, come l’incontro con Rita Borsellino e la partecipazione al funerale di Rita Atria, durante il quale ricorda l’atteggiamento estremamente omertoso del parrocco e dell’intero paese. Interessanti anche le riflessioni sul tema d’esame della stessa Rita Atria per il terzo anno di scuola alberghiera, sul processo di Lea Garofalo e sul caso del sindaco di Ponte Ranica, che aveva richiesto l’annullamento dell’intestazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato.
Tra i discorsi delle varie personalità, i ragazzi della compagnia teatrale del G.B Grassi si sono cimentati in un breve, ma di grande impatto, intermezzo teatrale legato alla storia personale di Rita.
Intenso anche l’intervento di Paola Pollini, presidente della commissione antimafia di regione Lombardia, che, visibilmente commossa, ci ha tenuto a ringraziare ragazzi, docenti, associazioni e autorità presenti. “La commissione antimafia si è insediata a fine aprile di quest’anno. Voi siete la prima scuola sul mio cammino di presidente, per questo vi lancio la proposta di ritrovarci tra un anno. – queste le parole di Pollini – Chiunque tra voi abbia necessità e voglia venire in commissione, sappia che troverà sempre la porta aperta”.
A concludere la parte discorsiva dell’evento sono stati il sindaco Augusto Airoldi e l’assessore Gabriele Musarò. Il primo cittadino ha informato i presenti che, proprio recentemente, ha firmato un protocollo di intenti con la guardia di finanza per supervisionare su tutti i finanziamenti vinti con il pnrr, in modo che ogni cosa venga svolta secondo legalità. L’assessore invece ha precisato quanto siano un esempio costante e permanente questo tipo di presidi, ricordando anche la prima marcia per la legalità svoltasi per le vie cittadine lo scorso 23 maggio. “Lo rifaremo anche il prossimo 23 maggio e questa volta organizzeremo il primo concerto della legalità a Saronno – così comunica Musarò – i ragazzi delle scuole si siederanno a comporre canzoni sulla legalità e la più bella sarà premiata lo stesso giorno. Considerate il mio assessorato e l’amministrazione strumento del vostro presidio”.
A chiusura dell’inaugurazione si sono esibiti i ragazzi della band del liceo che hanno deciso di portare due diversi brani legati in qualche modo alla tematica trattata: il primo ad essere suonato è stato Sunday Bloody Sunday degli U2, mentre per secondo si è voluto scegliere un brano più classico, ma comunque contemporaneo, del compositore John Williams e tratto dal celebre film Shinder’s List.
Prima di congedare i presenti la preside Bonelli e il sindaco Airoldi hanno svelato la targa del presidio che verrà affissa nella scuola.
(foto dell’evento)
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