MILANO – Non vuole spendere parole di circostanza ma lanciare una nuova riflessione la consigliera della Regione Lombardia, Maria Teresa Baldini, dopo il terribile attentato di Parigi. In quella tragico venerdì 13 novembre Baldini ha perso il figlio della cugina di sua madre, Pierre Innocenti, che nella capitale francese ha aperto un ristorante di successo (frequentato da Nicolas Sarkozy) ed è morto crivellato dai colpi dei terroristi islamici.
“Era un giovane _ racconta la consigliera Baldini _ emigrato da Montecatini con un importante bagaglio di competenze professionali visto che aveva frequentato la scuola alberghiera. E infatti a Parigi si è fatto conoscere, esportando la creatività e le capacità italiane. Credo che quanto accaduto, al di là del dolore che unisce tutti noi, debba imporre anche un’altra riflessione sul concetto di immigrazione. Adesso cosa sta accadendo nel nostro Paese? All’insegna di uno sbandierato buonismo stiamo facendo entrare chiunque, senza accertarne l’identità e senza capire prima il valore aggiunto che può rappresentare. Al contempo sempre più italiani talentuosi e di ingegno se ne vanno all’estero. Quella in atto non è solo una guerra di religioni ma anche di civiltà, appiattita da una mentalità omologatrice.
In questa grande confusione _ chiude Baldini _ vincerà la forza, la violenza. Invece gli italiani devono recuperare la capacità di scegliere chi accettare e chi no: perché se è vero che lo scambio può arricchire, verifichiamo prima cosa sono capaci di fare coloro che sbarcano sulle nostre coste. Altrimenti saremo un Paese sempre più impoverito che disperderà il proprio know-how, il tipico made in Italy, a tutto vantaggio di economie a noi lontane”.