VARESE – Anche a Varese, una delle province più urbanizzate d’Italia, l’agricoltura ha un futuro ed è sempre più rosa. Alla vigilia dell’8 marzo, la Coldiretti provinciale evidenzia come “ben il 22,9% delle imprese agricole del nostro territorio prealpino sia oggi condotta dalle donne, autentiche capitane d’impresa che proiettano le loro realtà verso un futuro dinamico e multifunzionale”.
I campi sono molteplici, non ultimi quelli delle fattorie didattiche, delle imprese che effettuano vendita diretta negli AgriMercati, degli agriturismi e delle agrichef: ma anche nell’impresa tradizionale, il ruolo delle “quote rosa” è determinante: “Nella loro attività, infatti, le imprenditrici agricole stanno dimostrando capacità nel coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita con l’attenzione al sociale, il contatto con la natura e la valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità” evidenzia la responsabile di Coldiretti Donne Imprese Varese Luana Tosarello. “Grazie alla legge di orientamento, fortemente voluta da Coldiretti – prosegue Tosarello – le donne sono infati interpreti del cambiamento nelle campagne, con le aziende che guardano sempre più alla multifunzionalità. Nel corso degli anni il ruolo delle donne nelle imprese agricole è andato via via arricchendosi: oggi non solo ci occupiamo della casa e della famiglia, ma teniamo sotto controllo i conti e siamo protagoniste nell’attività quotidiana di gestione e pianificazione”. E sono anche attente alle tematiche sociali. Proprio in occasione della Festa della donna quest’anno, ad esempio, una delegazione varesina di Coldiretti Donne Impresa, insieme alle colleghe lombarde, si è recata in visita in Sardegna per portare solidarietà in un momento difficile per la vicenda legata al prezzo del latte di pecora.