LUGANO – Il lago Ceresio: nuova destinazione per i turisti che scelgono un itinerario nei laghi insubrici. È il notizia lanciata questa mattina al Polo fieristico di Lugano dal presidente dell’Autorità di bacino lacuale Ceresio, Piano e Ghirla, presente all’inaugurazione della 17′ edizione della Fiera I Viaggiatori.
“Il 2020 è l’anno della svolta, del rafforzamento di una politica di marketing territoriale orientata a un’azione massiccia di sostegno del turismo. – commenta Massimo Mastromarino, presidente dell’Autorità di bacino del Ceresio – Il lago è una destinazione che non ha confini e, per questa ragione la destinazione deve essere vista nel suo insieme, non possiamo più fermarci ai limiti territoriali, ma guardare lontano e progettare il futuro con iniziative e strategie lungimiranti. Dobbiamo fare sistema e prepararci a una serie di azioni che vanno, appunto, in un’unica direzione: la promozione. Dobbiamo creare un sistema coordinato e forte, dare al territorio un’immagine ad ampio respiro e capire le esigenze dei turisti al fine di dar loro una risposta in servizi e in itinerari. Da non sottovalutare il turismo delle seconde case a cui il Ceresio è fortemente legato, tanto che, in questi anni, hanno riacquistato importanza e riportato molte famiglie sul lago”.
Questa mattina al taglio del nastro, a Lugano, oltre al board dell’Ente, anche il sindaco di Porto Ceresio, Jenny Santi, il rappresentante della Prefettura con delega al Raccordo con gli Enti locali e consultazioni elettorali, Michele Giacomino, il Console Generale d’Italia a Lugano, Mauro Massoni, i due vice direttori della Navigazione Lago di Lugano, Carlo Acquistapace e Omar Terzi.
“Il progetto di promozione turistica del Ceresio – continua Giovanni Bernasconi, vice presidente dell’Autorità di bacino con delega al turismo – deve nascere proprio con questo obiettivo: rendere appetibile il Ceresio sia sul fronte italiano che svizzero. Il lavoro che dobbiamo sviluppare è proprio quello di mettere in interconnessione le due realtà, promuovendo e sviluppando una strategia comune che, mi viene da dire, da legare poi a un concetto ormai consolidato nel mondo che è il lago di Como . Un lavoro di sistema e non secondo un concetto campanilistico.