LA VALLETTA – Cisk vs Lord Chambray, la tradizione targata Malta vs la novità della birra artigianale targata Gozo. Fra i maltesi, ma anche tra i tantissimi turisti che visitano queste isole del Mediterraneo, il dibattito impazzata.
Cisk, nella birra dall’etichetta gialla ci si imbatte qualche volta anche in Italia, è davvero ovunque. La fa dal 1928 la Simonds Farsons, quando al bar o al supermercato a Malta si compra una bottiglietta di qualunque cosa, delle bibite all’acqua minerale, è difficile che non provenga proprio dalla Farsons. Ma restiamo alla Cisk, fresca, una birra classifica che ha poco più di 4 gradi, è una lager. Una storia iniziata novant’anni fa quando una banca comprò da un cliente un birrificio creato nel 1840: fu l’inizio di una tradizione che ne ha fatto la birra-simbolo di Malta. Ma perchè Cisk? Vuole ricordare il fondatore Giuseppe Scicluna, banchiere che diede vita alal “The Malta export brewery”, Ic-Cisk in maltese significa “l’assegno”. Dalla Farsons anche altre birre, popolare la Hopleaf, una pale ale ma c’è anche la Lacto, una milk stout.
Ma adesso c’è una rivale. Anzi da qualche annetto, prima timidamente in qualche bar e ristorante di Gozo, dove nasce, ed ora sempre più diffusa. Birra artigianale al 100 per cento, con un piccolo shop e locale degustazione nel piccolo laboratorio di produzione alla periferia della poco pronunciabile Xewlija, niente paura è nelle vicinanze di punto d’attracco del traghetto da Malta, solo qualche minuto in auto. Cosa fa la Lord Chambray? Nata nel 2014, offre una buona gamma di birre, anche speciali e stagionali. I ragazzi ci sanno fare, anche col marketing con una presenza su Instagram e sui social in generale, ed etichette che senz’altro non passano inosservate. Ma ovviamente conta anche e soprattutto quel che c’è dentro: a noi piace la stout che prende il nome di Fungus rock, ma c’è tanto altro ancora. Dalle Ipa, pure la Black Ipa e la White Ipa; dalla Special bitter alla Winter ale. Cisk e Lord Chambray? Agli amanti della buona birra l’ardua sentenza.
