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Compra un Comune: Esino Lario in vendita sul web

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ESINO LARIO – La passione, la determinazione, le capacità, ma anche la fantasia, le opportunità e le conoscenze dei sindaci, negli ultimi decenni, sono stati determinanti per dare valore e futuro ai piccoli Comuni, ai Comuni montani, ai territori, generando coesione, opportunità, benessere, riorganizzazione dei servizi. Così anche a Esino Lario, provincia di Lecco, Val d’Esino, Comunità montana Val Sassina, dove il primo cittadino della “Perla delle Grigne” Pietro Pensa, innovatore, ha portato nel suo comune da 750 abitanti il raduno mondiale di Wikipedia. Oggi annuncia di ‘voler vendere il comune’, i luoghi simbolo denunciando solitudine nella lotta allo spopolamento, la mancanza esterna di consapevolezza e risorse per affrontare i problemi dei piccoli Comuni. Chiede maggiori servizi e maggiori risorse. E annuncia di vendere pezzi del suo Comune – Municipio, panchine con il 3×2, cartello all’ingresso – sul sito internet www.vendesiesino.it. Questa però non è solo una provocazione come molti media hanno scritto.

Il sindaco Pensa, ingegnere e già presidente della sua Comunità montana, riporta nel dibattito pubblico una serie di temi veri e strategigi per il Paese. Come i paesi e i territori stanno insieme, in primo luogo, come fare sviluppo e creare servizi, pezzi importanti ad esempio della Strategia nazionale per le aree interne che vede investire oggi 600milioni di euro in 72 aree pilota del Paese, lottando contro burocrazie e incrostazioni del passato. Uncem non è indifferente di fronte all’azione del Sindaco, assieme a quella di tanti altri colleghi Amministratori. Che chiedono un’Agenda montagna europea, che la legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni sia attuata, assieme alla 221 del 2015 sulla green economy e al testo unico forestale, alla legge 97 del 1994 sulla montagna, che vi sia reale autonomia degli Enti, compresi i più piccoli, dopo 10 miliardi di tagli subiti dagli Enti locali negli ultimi 15 anni che hanno messo in crisi i bilanci, in particolare per la spesa corrente. Fantasia e determinazione resistono, ma l’attenzione istituzionale deve essere diversa. Un cambio di paradigma. Non solo nel rivedere organicamente ruolo e impegni degli Enti territoriali, ma anche nel definire un percorso nazionale di Paese per le aree alpine e appenniniche che argini lo spopolamento con nuovi servizi e investimenti, pubblici e privati. Con una semplificazione delle norme che non distrugga i Comuni che vogliono e già stanno lavorando insieme, nelle Comunità e nelle Unioni montane, con non poco impegno. Sono urgenti sistemi di investimento su green e blue economy oltre che sull’innovazione e sulla digitalizzazione per far crescere smart communities e distretti produttivi dove si dà un futuro alle famiglie che restano nei piccoli Comuni e nelle zone montane del Paese, a chi vuole viverci e torna. Molto da fare, subito e non demandabile. Impegna tutti, Enti locali, Regioni, Governo, Parlamento, istituzioni europee”.

Lo affermano Tiziano Maffezzini, presidente Uncem Lombardia, e Marco Bussone, presidente nazionale dell’Unione dei Comuni, delle Comunità e degli enti montani, in merito all’azione del sindaco Pietro Pensa #Esinoinvendita.

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