LA VALLETTA – Malta: oasi spirituale. E’ un arcipelago disseminato di testimonianze di devozione e fede, antiche quanto la storia millenaria delle sue isole. San Paolo giunse a Malta da naufrago attorno al 60 d.C. Una tempesta si abbatté sull’imbarcazione che lo portava come prigioniero dell’autorità romana da Creta verso Roma. Come raccontato nelle pagine dei Vangeli, a Malta San Paolo trovò un’incredibile accoglienza e, da grande missionario quale era, forse il più grande di tutti, il suo passaggio sulle isole diede inizio all’intensa storia della cristianità a Malta.
Oggi l’arcipelago è ancora ricco di luoghi dove la spiritualità è palpabile ed accoglie, avvolgendoli, i credenti che vogliano intraprendere un viaggio alla volta delle Isole. In questa breve carrellata dei luoghi di culto maltesi, partiamo proprio dagli spazi ove si rifugiò San Paolo e che ancora oggi sono visitabili. Oltre lo scoglio dove si narra egli riuscì a trovare la salvezza, a Rabat, alle porte di Mdina, antica capitale dell’Isola che all’epoca era nota come Melita, si trovano anche le catacombe in cui il santo si rifugiò: un grande complesso di grotte che si sviluppa su oltre 2000 metri quadri rappresentando uno dei percorsi religiosi più significativi e suggestivi di Malta. La commemorazione del naufragio di San Paolo, data l’importanza della sua figura, è infatti una delle feste Nazionali delle isole e viene celebrata il 10 febbraio.
Sempre a Rabat si trovano anche le catacombe di Sant’Agata, dove pare si sia rifugiata la martire in fuga dalla Sicilia, riuscendo così a scampare alle persecuzioni dell’imperatore Traiano. Le catacombe si trovano al di sotto della chiesa dedicata alla Santa, che è anche la più antica chiesa parrocchiale di Malta.
Ma naturalmente, a Malta, la storia religiosa ebbe il massimo del suo fulgore durante l’epoca crociata, quando l’isola divenne roccaforte dei cavalieri, strenui difensori del Cristianesimo, che grazie alle loro impavide gesta difesero anche l’Italia dall’attacco degli Ottomani, durante il grande assedio di cui proprio quest’anno cade il 450imo anniversario. La più grandiosa testimonianza spirituale dell’epoca è senz’altro il trionfo del Barocco della Co-cattedrale di San Giovanni, massima espressione artistica e religiosa dell’epoca.
Anche l’isola di Gozo è una tappa obbligata per chi desidera raggiungere altri luoghi dove la spiritualità pervaderà certamente l’animo dei visitatori: nella grande Basilica di Ta’ Pinu, luogo di una miracolosa guarigione avvenuta nel 1883, vengono raccolti centinaia di ex-voto testimonianza delle avvenute grazie ai fedeli della Vergine Maria, e giusto di fronte l’edificio sacro, lungo un sentiero dove la pace ed il raccoglimento regnano sovrani, si trova il percorso della Via Crucis della collina di Ghammar, le cui stazioni sono caratterizzate da scene riprodotte con statue di gesso.
A Gozo, nel villaggio di Xewkija, si trova anche la maestosa Chiesa conosciuta come La Rotunda, dedicata a San Giovanni Battista, la terza chiesa più alta d’Europa la cui costruzione terminò nel 1978 grazie al lavoro ventennale dei fedeli, che eressero il grande edificio preservando al suo interno la piccola cappella preesistente e risalente al 1755.
28042015