SARONNO – La leggenda del basket saronnese Charlie Yelverton torna al PalaRonchi di via Colombo per una giornata di festa all’insegna del più grande giocatore che abbia mai vestito la maglia di Saronno. L’appuntamento è per il pomeriggio di sabato 22 dicembre. L’ex cestista dei Portland Trailblazers in Nba, scudettato e campione continentale con Varese nonché giocatore, tecnico e formatore di intere generazioni di cestisti e allenatori della Robur sarà ospite in città per un clinic con i piccoli giocatori di basket, per un allenamento con i ragazzi del settore giovanile e per assistere alla partita della squadra in Serie C Gold. L’occasione sarà anche quella di festeggiare tutti insieme il suo 70esimo compleanno; sono invitati tutti i ragazzi e giocatori che ha allenato nei vent’anni di Robur, oltre che genitori dei ragazzi e appassionati di basket in genere per conoscere e vedere da vicino una leggenda come Charlie Yelverton.
Il programma completo della giornata:
dalle 17 alle 18, clinic con i bambini nati tra il 2007 ed il 2005
aperto anche a non tesserati Robur, con richiesta di presentarsi qualche minuto prima dell’inizio per le formalità del caso
dalle 18.15 alle 19.15, allenamento con i ragazzi nati tra il 2004 ed il 2000
entrambi gli eventi saranno aperti al pubblico
dalle 21, partita di Serie C Gold iMO Robur Basket Saronno – Opera
durante l’intervallo i festeggiamenti ed il riconoscimento della leggenda del basket Charlie Yelverton
La storia personale di Charlie Yelverton:
Nato a New York il 5 dicembre 1948, Charlie Yelverton dimostra un precoce talento nel basket che lo porterà a giocare al college per quattro anni con la maglia dei Rams della Fordham University nella sua stessa città. Le stagioni da collegiale attirano l’attenzione dell’Nba e viene selezionato con la scelta numero 25 del draft del 1971. Finisce ai Portland Trailblazers dove gioca 69 partite, per 17 minuti e 8 punti di media; una stagione di tutto rispetto per un rookie. Erano però i tempi della guerra in Vietnman e Charlie non poté tacere di fronte al massacro di tanti ragazzi afroamericani e decise di non alzarsi durante l’inno nazionale prima di una partita. La sua carriera subì un fortissimo scossone e dovette trasferirsi in Europa per continuare a giocare. Con Varese ha vinto la Coppa Campioni e successivamente anche lo scudetto. A fine carriera, dopo qualche anno di inattività, per una serie di fortunati incontri, sbarca a Saronno: la stagione si conclude con 35 vittorie su 35 partite e la promozione in Serie C. E’ un punto di svolta per il basket locale, perché da quel momento in poi la Robur non sarà mai più scesa da certi livelli. Anche se Charlie, per regolamento, in C non potrà mai giocare, rimarrà in società per un ventennio, prima come allenatore della prima squadra, poi nel settore giovanile e infine come formatore degli allenatori. La florida scuola Robur produrrà una serie di talenti che giocheranno (alcuni tuttora giocano) in tutte le categorie.