MILANO – “Lo sfregio sul portone del nostro amato Duomo è solo la punta dell’iceberg in una Milano ormai deturpata dai writers”: lo sostiene la consigliera regionale Gruppo Misto e coordinatrice Popolari per l’Italia Regione Lombardia Maria Teresa Baldini.
“Ci sono delle leggi precise in materia – ricorda Baldini – scrivere sui muri è un reato penale: deturpamento di beni altrui, punito a querela se si tratta di beni privati o d’ufficio nel caso di beni pubblici; Milano è ormai vittima dei writers le cui tracce si sono ampiamente diffuse dalla periferia sino a tutto il centro, ci vogliono da una parte più controlli e dall’altra una forte azione preventiva”.
“Per i negozianti che vendono spray indelebili ai minorenni è prevista una multa, le bombolette costano poco (circa 3.50 euro) e spesso l’acquirente ne acquista casse: non vogliamo fare quello che non ci piace né penalizzare i commercianti – sostiene la consigliera – ma è necessario prevenire trovando il modo di registrare chi le compra: un’azione legittima se si pensa al divieto di vendita ai minorenni o a quegli extracomunitari privi di documenti che intendono dar prova della loro fantasia oppure far passare il loro messaggio sui muri della nostra cara Milano”.
“Con il sindaco Moratti il fenomeno era diminuito, mentre l’attuale primo cittadino Pisapia usa la linea leggera che ha favorito una diffusione capillare dei muri imbrattati – chiude Baldini – forse non sa dei negozianti costretti a chiudere prima sapendo che al calar della sera la loro zona viene presa letteralmente in mano da spesso poco raccomandabili writers, dei custodi che tengono con grande amore i propri stabili e di tutti i cittadini milanesi che rimpiangono ben altri tipi di espressività artistica e che spesso sono coloro che indirettamente si ritrovano a pagare per ripulire i muri”.
21112014
