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Forza Maggiore – la recensione

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La forza del Festival di Cannes in ambito cinematografico non sta solo nelle blasonate pellicole del concorso principale, ma anche nella capacità di ospitare nelle sezioni minori autentiche rivelazioni come Forza Maggiore, vincitore del premio della giuria nella sezione Un Certain Regard, candidato ai Golden Globes 2015 e presente nelle classifiche di fine anno dei cinefili più esigenti.

Una graziosa famigliola svedese con i due figlioletti è in vacanza sulle alpi francesi. Biondissimi, amorevoli e giovanissimi, sembrano il ritratto della famiglia modello, ma basta una spruzzata di neve per far emergere le tensioni inconsapevoli che corrono tra i quattro: mentre sono al ristorante con i figli, Ebba e Tomas vedono avvicinarsi quella che sembra una valanga, pronta a travolgersi. Lei d’istinto protegge i bambini, mentre lui fugge senza nemmeno voltarsi. 

Forza Maggiore è un film tagliente, drammatico ma non privo di un’ironia tagliente, che sa davvero andare a segno. Lo spunto è formidabile, ma quello che fa davvero la differenza è la gestione puramente cinematografica della storia, con una regia precisa e quasi crudele nel cogliere i piccoli segnali di come la valanga abbia fatto emergere il vuoto tra i quattro componenti della famiglia, che si propaga velocemente ad alcune ignare coppie che frequentano l’hotel.

Divertente e cupo assieme, perfettamente recitato e diretto, Forza Maggiore è l’uscita migliore della settimana, quella assolutamente irrinunciabile per i cinefili.

Forza Maggiore sarà nelle sale dal 7 maggio 2015

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