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Love & Mercy – la recensione

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Anni ’60. I Beach Boys sono sulla cresta dell’onda e si contendono il cuore della fan con i Beatles. All’origine del loro successo c’è soprattutto il talento del loro leader e cantautore Brian Wilson (Paul Dano), rispettato dall’establishment musicale ma a disagio con la vita da super star e con il rapporto il limite del masochismo col padre.
Incapace di uscire dalla sfera d’influenza nefasta delle figure maschili e familiari attorno a sé, Brian finisce in un’autentica spirale autodistruttiva e in una dipendenza da una figura ancora più pericolosa, quella del dottor Eugene Landy
(Paul Giamatti). L’incontro con la venditrice di auto la venditrice di Cadillac Melinda Ledbetter (Elisabeth Banks) potrebbe forse risolversi in una via d’uscita, ma la strada per tornare padrone di se stesso sembra davvero impervia.

Love & Mercy è un film tecnicamente ineccepibile, a partire da una soundtrack che giocoforza fonde grandi pezzi orecchiabili ad autentici capolavori.
John Cusack e Paul Dano sostengono alla perfezione una prova così impegnativa, ma solo il secondo riesce veramente a raggiungere il cuore dello spettatore. È un vero peccato che attorno a loro non ci sia altrettanta attenzione verso quanti hanno salvato letteralmente il leader dei Beach Boys dalla morte.
Insomma, Paul Dano è portentoso e la parte tecnica davvero buona, ma rimane l’impressione che il cuore del film sia sempre quello che batte solo aa ritmo del geniale artista bianco maschio incompreso a cui il mondo si deve inchinare.

Love & Mercy sarà nelle sale a partire dal 31 marzo 2016.

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